[textmarker color=”E63631″]ECONOMIA[/textmarker] – Sempre più spesso si parla di DIY, il “do it yourself” che da banale mania del fai da te è entrato a pieno titolo nel mondo del lavoro, soprattutto in un periodo dove il reinventarsi e il reinventare vive a testa alta tra necessità di un’opportunità e bisogno di discostarsi anche ingenuamente da qualsiasi stereotipo potesse già preesistere, o forse è solo vero il cliché della crisi che fa armare creatività e capacità contro la carenza di occupazione.
Sempre più persone mettono in fatti in gioco talento e passione e trasformano l’hobby in lavoro. All’epoca di internet il trinomio è semplice, creatività DIY e vendita online: si spalancano le porte globali di un mercato senza confini per questi nuovi artigiani, dei crafters, che dettano tendenze e riscuotono successo a colpi di visualizzazioni, SEO e vendite.
Una nuova rivoluzione industriale che pone l’accento sul mondo dei makers: chiunque sappia fare diventa online il produttore di sé stesso e un venditore delle proprie creazioni, questo grazie il web che ha posto ad un livello più democratico strumenti dell’invenzione e fasi di produzione. Il risultato è la nascita di un movimento dei makers che industrializzano il sistema del DIY in una pluralità di condivisione online.
Ispirazione continua per altri e possibilità di collaborazione: spesso i progetti diventano esperienze di gruppo che danno vita ad ulteriori prodotti, movimenti e veri e propri settori economici. Non più dominio di pochi, ma opportunità per tanti.
Ma tutto questo non sarebbe possibile se allo stesso tempo non si fossero sviluppati in modo adeguato servizi di spedizione nazionale e internazionale che riescono a fornire una copertura totale del mercato a prezzi vantaggiosi e allo stesso tempo permettano ad acquirente e venditore di avere tutto sotto controllo grazie a sistemi di tracking, posta assicurata un’ampia gamma di opzioni tra cui scegliere. Efficace in questo senso l’esempio di Packlink che permette agli utenti di comparare i vari corrieri espresso e le caratteristiche dei vari brand in termini di costi, velocità, assicurazione e copertura – e i nomi tra cui scegliere non sono pochi, visto che con Packlink puoi scegliere di spedire con Poste Italiane, BRT Corriere, TNT, UPS, SDA e alle partnership con i giganti dell’e-commerce come Amazon e eBay.
È inoltre interessante notare i nuovi orizzonti verso cui si stanno spostando i concetti di produzione e commercializzazione, migrazione che si può riassumere nell’immagine del desktop di un computer, dove l’idea parte, si mostra e si mette in vendita. Ma non si tratta solo del modo in cui le cose vengono fatte, ma di chi può metterle in atto: chiunque. E questi signori chiunque a volte escono anche dallo schermo del computer e invadono magistralmente la scena reale con mostre come quella “Fatto a mano” che il 25 e 26 novembre 2017 raccoglierà presso il Parco Esposizioni Novegro di Segrate idee e artigiani del fai da te dopo il successo appena ottenuto nel 2016: originalità e maestria in serie limitata e preziosi scambi di maker tra laboratori e workshop dal vivo.
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Ma se da un lato c’è la pluralità del produttore, dall’altro c’è la crescente domanda di articoli unici e specialistici, nati sulla scia del desiderio di possesso dell’originale, un oggetto su misura che ingloba la stessa passione artigianale di chi lo ha realizzato – molto diversa dalla produzione seriale industriale.
La vendita dei prodotti avviene tramite dei mercati digitali, dai Marketplace di settore come Etsy e DaWanda a veri e propri centri colossali dell’e-commerce come eBay o Amazon, e poi ci sono i siti web personali, che necessitano comunque di ampie abilità di marketing per emergere.
Nuove forme di comunicazione e un potente strumento di vendita che catturano interesse e clientela alla luce di display di pc e smartphone in cui è forte anche la componente sociale derivante dall’attenzione riservata al giorno d’oggi ai prodotti di artigianato e alle comunità di appassionati.
Uno dei Marketplace più noti del settore è DaWanda, nato come vetrina social per l’handmade nel 2006 su idea di Claudia Helming e Michael Pütz (Berlino) che volevano dar forma ad un luogo online dedicato interamente ai creativi e agli esperti del DIY. Oggi è una delle piattaforme e-commerce più note d’Europa dove i buyer contattano direttamente i designer per informazioni sulle loro creazioni e ordini di oggetti specifici.
Una vera e propria rivoluzione industriale dove la cultura digitale ha trasformato le dinamiche di produzione e commercializzazione, creando nuovi soggetti e tante “piccole fabbriche personali”, un movimento di artisti e esperti del fare che si accingono alla creazione di oggettistica per la casa, bigiotteria, mobili, ma anche abiti, borse e accessori di ogni tipo – e molto altro ancora.
E a proposito di moda, il mondo DIY ha invaso anche il mondo del fashion per eccellenza con la maison Gucci che ha inevitabilmente sdoganato il concetto di DIY e prodotto customizzato: la casa di moda fiorentina ha dato vita ad un progetto di personalizzazione di abiti, giacche unisex e scarpe presso lo store di Montenapoleone. Si tratta di un importante passo per Gucci che approda al DIY. Iniziato con il lancio dell’iconica Dionysus Bag nel contesto Milano Moda Uomo, il servizio prende forma e offre l’opportunità di espressione e personalizzazione, permettendo alla passione del direttore creativo Alessandro Michele verso un’attitudine punk in stile British di dare forma alle proprie personalità in una libertà di espressione che finora aveva investito solo la parte degli stilisti e i designer.
Il tutto si traduce in giacche intelate disponibili in varie silhouette in varianti giorno e sera, blazer, smoking e cappotti personalizzabili per tessuto, applicazioni, ricami e bottoni. Ma la parte principale del progetto gira intorno alla sera con camicie classiche per cui scegliere varianti di collo e polsini, simboli e monogrammi da applicare in una creazione a due voci che rendono unico il capo che si acquista.
E poi anche giubbotti biker in pellami e in vitello a cui applicare borchie e decorazioni dipinte a mano, giacche in denim ai quali con possibilità di patch e ricami agli elementi simbolici della maison quali serpenti reali, fiori e api. Servizio analogo per le scarpe: le sneakers Ace personalizzabili con iniziali ricamate in vari colori e le slippers nei materiali più disparati e in un’ampia gamma di colori tra cui scegliere, e poi morsetti in argento o oro su richiesta, monogramma stampato sulla suola, patch a testa di tigre.