[textmarker color=”E63631″]LOMBARDIA[/textmarker] – Cinquanta sospetti jihadisti, tra cui una decina di nomi definiti “ad alto rischio”. Un’inchiesta del quotidiano Il Giorno ha fatto emergere il lavoro di sorveglianza dei Ros dei carabinieri e della sezione Antiterrorismo della polizia di Stato: investigatori del web che navigano alla ricerca di profili potenzialmente pericolosi.
“Almeno cinquanta erano i presunti terroristi internazionali finiti sotto inchiesta in soli dodici mesi, tra dicembre del 2014 e lo stesso periodo del 2015. E oggi sono senz’altro di più, anche se per le conferme ufficiali si dovrà attendere i prossimi giorni. Intanto però, citando le statistiche della Corte d’Appello nell’ultimo anno giudiziario il reato di ‘attività terroristica’ ha fatto boom: + 500% rispetto ai dodici mesi precedenti. Tutti ‘foreign fighter’, uomini e donne dalle storie diverse, ma partiti per il Medio Oriente per andare a combattere in Siria o Iraq, al fianco dell’Isis. Ma anche loro familiari o parenti che li hanno aiutati e spalleggiati. Gli ultimi, allontanati di recente dal terrirtorio lombardo, sono due immigrati tunisini che frequentavano la moschea di viale Jenner mostrando una convinzione religiosa oltre i limiti del fanatismo. E che soprattutto – stando agli investigatori della Digos – si stavano dando da fare con il proselitismo per la lotta armata”, si legge su Il Giorno.
Cliccate qui per leggere tutto l’articolo.
RICORDIAMO ANCHE LA STORIA DI TASKOUR, CITTADINO DI BRESSO, ARRUOLATO ALL’ISIS INSIEME ALLA SUA FAMIGLIA: CLICCATE QUI PER LEGGERE