[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Dopo le polemiche, puntualmente estive, sull’erba alta nei rioni Crocetta, Villa Rachele e lungo viale Fulvio Testi, il Comune di Cinisello Balsamo comunica che la soluzione è vicina. Il problema si ripropone ogni estate e bisogna sempre ricordare che la manutenzione del verde lungo viale Fulvio Testi è di competenza di Città Metropolitana (prima della Provincia). Ora l’amministrazione spiega di aver quasi trovato un accordo.
Si tratta di una convenzione con Città Metropolitana per garantire che le manutenzioni del verde siano compiute con scadenze precise. Per gli interventi saranno usati parte degli introiti provenienti dalle sanzioni degli autovelox presenti lungo il vialone che parte da Cinisello.
“Lo spunto ce lo offre la legge: da qualche anno infatti è possibile che gli introiti delle contravvenzioni siano divisi tra il Comune e il proprietario delle strada che ospita l’autovelox. Nel caso degli apparecchi lungo il viale, questi fondi sono da dividere in parti uguali tra Comune e Città Metropolitana, titolare del viale Fulvio Testi. Tuttavia la mancanza di regolamenti ha impedito di attivare la procedura. Ci siamo resi disponibili a versare parte del denaro a patto che sia usato per la manutenzione del viale”, mette le cose in chiaro l’assessore all’Ecologia Ivano Ruffa. In pratica Cinisello si rende disponibile a versare parte di quei fondi a Città Metropolitana a fronte però di un preciso contratto di manutenzione del verde, e a fronte anche di interventi realmente effettuati, per la sicurezza dei cittadini ( taglio e sfalcio del verde, potatura degli alberi ma anche pulizia delle aiuole e degli spartitraffico, dove periodicamente si accumulano quantità enormi di rifiuti di ogni tipo).
Un altro problema riguarda i grandi platani che si trovano nello spartitraffico. Alberi enormi che sono in molti casi malati e quindi, alla luce anche delle forti raffiche di vento che hanno colpito il territorio in questi giorni, rappresentano una seria insidia per la sicurezza. Qualcuno si dovrà occupare seriamente della loro manutenzione. L’anno scorso ne furono abbattuti 6 perché trovati malati e a rischio crollo.