Lun. 29 Apr. 2024
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Secessione: Cologno saluta il Nordmilano ed entra nella Martesana

[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Cologno dice addio al Nordmilano e si appresta a entrare nell’area della Martesana. Il consiglio comunale ha approvato nel corso dell’adunanza di ieri la mozione del sindaco Angelo Rocchi per il trasferimento di Cologno Monzese dalla Zona omogenea della Città Metropolitana “Nord Milano” alla Zona omogenea “Adda Martesana”.

Una specie di secessione che Rocchi aveva annunciato da tempo e che è stata confermata dal consiglio comunale. “A fine estate Città Metropolitana, che ha sostituito la Provincia di Milano, ha approvato le proprie Zone omogenee, individuandone sette, ed inserito Cologno Monzese nel Nord Milano, confermando di fatto la situazione invalsa da molti anni. In questi mesi ho avuto modo di conoscere più approfonditamente Cologno e, anche respirandone l’aria a diretto contatto con i cittadini, mi sono convinto che l’appartenenza della città al Nord Milano è a dir poco discutibile, e spesso non condivisa dai nostri residenti. Per questo ho deciso di proporre al consiglio comunale, soprattutto come occasione di riflessione, una mozione che sintetizzando i motivi per cui ritengo necessario uscire dal Nord Milano e quelli per i quali mi sembra opportuno entrare nell’Adda / Martesana, potesse innescare un sereno dibattito politico dal quale uscire, possibilmente, convergendo sulla scelta migliore per Cologno Monzese”.

Alla base della scelta e della proposta del sindaco Rocchi ci sarebbero “politiche di intercomunalità, condivisione di servizi, e gestione delle partecipazioni che, indotte dall’appartenza di Cologno ad una Zona politicamente uniforme, hanno però troppo spesso determinato l’erogazione di servizi al cittadino insufficienti o inadatti alla città, anche perché la capacità di decisione autonoma colognese è stata per troppo tempo residuale rispetto ad equilibri già stabiliti, e sovente ci si è dovuti confrontare con il fatto compiuto senza possibilità di replica. Ora potremo liberarci da coabitazioni e condivisioni di servizi, ed attivare nuove forme di erogazione dei servizi più efficienti e meno gravose per le tasche dei cittadini”.

 

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