[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Nei giorni in cui il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli ha avuto una grande visibilità mediatica in seguito alla presentazione del Bilancio di metà mandato e all’inaugurazione della nuova piazza della Costituzione, arriva la notizia del suo “ritiro” dal gruppo Facebook di “Bresso Segnalazioni“.
In effetti era suonato strano il fatto che avesse provato a rimanere nel gruppo. Non tanto per quel gruppo specifico che, come nella migliore tradizione di queste realtà, raccoglie segnalazioni, opinioni e commenti dei bressesi sui temi più vari che riguardano la vita in città. Ma perché nessun altro sindaco del Nordmilano si era prestato alla conseguente gogna che deriva dai commenti senza filtro di Facebook.
Non è colpa né del sindaco né degli amministratori del gruppo. Forse, le due cose semplicemente non possono convivere, soprattutto in un momento storico nel quale fare l’amministratore pubblico è complicato, sia che si sia un sindaco “rock” che se si sia un sindaco “lento”.
Vecchiarelli ha motivato la sua decisione di uscire dal gruppo Facebook con un post, pubblicato proprio da Facebook e rimbalzato su tutti i gruppi: “Per chi ha una carica pubblica, qualunque essa sia, confrontarsi con la cittadinanza e rendicontare del lavoro svolto è un preciso atto di responsabilità, ovvero un mezzo per rimanere vicino al cittadino, ai suoi bisogni, alle sue aspettative e anche alle sue legittime lamentele.
Ricordo che nel convegno che si è tenuto lo scorso maggio presso la sala del Consiglio Comunale, organizzato dall’amministratore del gruppo Bresso Segnalazioni, alla presenza di un legale e di esperti del settore, avevo colto da parte di alcuni cittadini presenti un ‘ampia apertura al confronto e all’ascolto.
Si sa, il tempo è tiranno e non sempre è possibile rispondere tempestivamente ai vari temi che quotidianamente, vengono postati. Molti dei presenti convenivano sul fatto che, se è vero che nell’era digitale risulta indispensabile comunicare anche con questo mezzo, è altrettanto evidente che un Sindaco non ha il tempo per rispondere sempre con sollecitudine”, scrive tra l’altro. E poi aggiunge “Quella che era nata come una bella idea per segnalare un’anomalia, un ritardo o anche un disservizio è diventata, ben presto, insinuazione, mistificazione, strumentalizzazione, fino ad arrivare ad vera e propria opposizione a tutto, al Sindaco e all’Amministrazione Comunale o anche contro la pubblica amministrazione in genere.
O forse era nata con quello scopo sin dall’inizio? Chi lo saprà mai, lascio a voi ogni valutazione del caso.
Sinceramente mi dispiace, per i tanti, tantissimi concittadini, che hanno utilizzato questo strumento per porci delle domande su questo o su quel lavoro, o chiedere un consiglio, un’indicazione, un aggiornamento o semplicemente un informazione che li aiutasse a comprendere meglio una scelta dell’amministrazione comunale.
Per loro e anche per i molti che anche polemicamente ci hanno pungolato criticandoci, rispettando il nostro lavoro e le nostre persone, continueremo ad esserci”.
Naturalmente i commenti dei cittadini bressesi non si sono fatti attendere e non sono stati sempre di comprensione…