Mer. 24 Apr. 2024
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Atm, guerra ai furbetti della metro. Si timbra anche in uscita

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – L’altro giorno c’è stato l’annuncio di Francesca Balzani, vice sindaco di Milano e candidata alle Primarie del centrosinistra del 6 e 7 febbraio: “Mezzi pubblici di superficie gratis per tutti”, la promessa della Balzani. Oggi si torna a parlare di mezzi di trasporto pubblici: Atm ha dichiarato guerra ai furbetti della metropolitana, ai cosiddetti “portoghesi”, annunciando che dal 15 febbraio sarà obbligatorio per tutti convalidare il biglietto (o l’abbonamento) anche al tornello di uscita a qualsiasi ora del giorno.

Come si legge su Repubblica.it, “finora, infatti, l’obbligo di obliterare per risalire in superficie era valido solo dalle 9.30 alle 16.30 e dalle 20 fino a termine del servizio. Da metà febbraio non ci saranno fasce orarie. La novità riguarda tutte le stazioni tranne quelle più frequentate in cui le scale sono troppo vicine ai tornelli: una fattispecie che si riscontra in Duomo (solo in uscita della linea rossa), a Cadorna, a Centrale e in poche altre fermate”.
“La sperimentazione e l’incremento di controlli e controllori hanno portato risultati significativi. Il tasso di evasione oggi, infatti, è stato praticamente dimezzato. Per questo abbiamo deciso di procedere con l’ultima fase”, le parole del presidente di Atm Bruno Rota, che ha detto che si tratta della chiusura del progetto cominciato nel 2012 con il blocco in uscita ad alcune stazioni della metro.

“La chiusura totale, in realtà, era già pronta nel 2013. Tuttavia Atm ha ritardato la fase finale perché si è trovata a fare dei lavori aggiuntivi. Per anticipare critiche ed evitare ricorsi o denunce, infatti, l’azienda ha fatto installare in tutte le stazioni dei dispositivi locali di sblocco automatico dei tornelli da attivare in casi di emergenza. Ovvero pulsanti facilmente raggiungibili che consentiranno a tutti di sbloccare il fermo dei tornelli in caso di pericolo (i tornelli resteranno sbloccabili anche dal sistema centrale)”, si legge sempre su Repubblica.

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