[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Nell’ultimo anno aveva sperperato oltre 30mila euro nel gioco d’azzardo. Aveva consumato i soldi dello stipendio e anche i prestiti che la moglie e i parenti gli avevano fatto per evitargli guai peggiori. Aveva speso tutto alle macchinette, anche gli stipendi di luglio per circa 3.600 euro. Dinanzi a questo fallimento un uomo di 65 anni di Sesto San Giovanni martedì aveva lasciato la sua casa dopo aver dato un messaggio ai suoi cari: ho fallito, non mi resta che uccidermi.
Mercoledì notte è stato rintracciato dai poliziotti del commissariato di Sesto San Giovanni che lo hanno soccorso mentre si trovava in auto, svenuto, lungo la via Saint Denis. Aveva messo in atto la sua minaccia, si stava togliendo la vita con i gas di scarico dell’auto. Aveva sistemato un tubo dallo scappamento al finestrino. La vittima di questa vicenda era già privo di coscienza e in pochi minuti sarebbe morto. E’ stato ricoverato all’ospedale Niguarda dove è stato sottoposto al trattamento della camera iperbarica.
A denunciare la sua scomparsa erano stati i familiari. Dopo una intera giornata di caccia all’uomo infruttuosa, nella notte l’uomo aveva mandato un sms alla sorella nel quale annunciava la sua morte e diceva di trovarsi accanto all’istituto Spinelli di Sesto. E’ stato fermato appena in tempo.
Sesto San Giovanni proprio nei giorni scorsi ha ottenuto un finanziamento per la lotta alle ludopatie. Ma le azioni necessarie non son ancora partite.
