[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Sprechi e scelte sbagliate sulla videosorveglianza. Li denunciano i consiglieri comunali della Lista Civica Sesto nel Cuore di Sesto San Giovanni: i quali ieri mattina hanno fatto una conferenza stampa al sottopasso Rondò-Marelli, distribuendo volantini ai passanti e ai cittadini per cercare di spiegare, dal loro punto di vista, cosa il Comune ha sbagliato negli ultimi anni.
“Ci sono poche telecamere in città nonostante si percepisca un crescente bisogno di sicurezza. Quelle che ci sono non sempre sono in funzione e inoltre manca anche la connessione”, Hanno detto in coro Gianpaolo Caponi, Angela Tittaferrante e Marco Lanzoni.
Quest’ultimo in particolare ha condotto un lavoro intenso: negli ultimi mesi ha girato per la città per vedere da vicino le condizioni di telecamere e centraline, ha parlato con gli agenti della polizia locale e con i responsabili dell’Ufficio tecnico comunale, ha spulciato i bilanci e incontrato assessori di altri Comuni che sulla videosorveglianza si possono definire virtuosi. “Ha fatto un lavoro encomiabile. Questo dovrebbe essere da esempio per tutti quelli che vogliono fare davvero politica”, i complimenti soddisfatti di Gianpaolo Caponi al collega di partito.
“Un quadro desolante: negli ultimi anni il Comune di Sesto ha speso troppi soldi per un servizio mai veramente funzionante”, spiega Lanzoni. L’ammontare delle spese per l’acquisto delle telecamere, per i contratti di manutenzione e per quelli di connettività è di 672.273,74 euro. Dito puntato sulle telecamere installate “in fretta e furia” proprio nel sottopasso Marelli: “Sei impianti che non sono ancora in funzione e che non saranno connessi con la fibra. Per cui la spesa ammonta a oltre 20mila euro. Altri soldi buttati via, per di più i lavori sono stati fatti male perché ci vuole nulla per tagliare i cavi”, aggiunge Lanzoni.
Ecco qualche esempio virtuoso: “Arese, Comune ben più piccolo del nostro, con 160mila euro ha in funzione 33 telecamere di ultima generazione, 16 volte la risoluzione maggiore rispetto a quelle di Sesto, e 21 apparati radio wi-fi di collegamento con fibra ottica tra municipio e polizia locale”, spiegano i consiglieri di Sesto Nel Cuore.