Mar. 23 Apr. 2024
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Processo per il rischio di crollo alla passerella, parla il testimone chiave

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – “Sono venuto a conoscenza del pericolo di crollo della passerella quando il pilone centrale, che era stato completamente sbagliato, è stato sostituito di notte. Poi ho saputo che i pezzi della struttura, che dovevano essere realizzati sul cantiere a Cinisello, erano stati fatti a Castellamare ma non combaciavano”.

E’ solo una delle dichiarazioni rese lunedì mattina ai giudici del Tribunale di Monza da Gennaro Ciliberto, ex addetto alla sicurezza del cantiere per la costruzione della passerella ciclopedonale di Cinislelo, lungo viale Brianza. LEGGI ANCHE Dichirazioni che il testimone ha rilasciato per sostenere le sue accuse all’impresa napoletana che tre anni fa ha eseguito i lavori di costruzione del ponte ciclopedonale a scavalco del viale Brianza, sotto accusa per il rischio di crollo.

Ciliberto ha confermato le accuse che già diue anni fa avevano fatto scattare il seuqestro della struttura per il rischio di crollo e una vasta indagine che ogggi vede indagate 5 persone, tra cui tutti i soci dell’impresa napoletana che ha eseguito i lavori per conto di Impregilo e di Anas.

Secondo l’accusa, la passerella era pericolosa perchè secondo una perizia tecnica fatta eseguire dalla pubblico ministero Franca Macchia, alcune parti metalliche non combaciavano. Inolte, alcune saldature non erano state eseguite correttamente. Oggi la struttura è stata completamente revisionata con un lavoro di un anno da parte di nuovi tecnici. A Monza il processo procede.

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