Gio. 25 Apr. 2024
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Lega Nord all’attacco contro i profughi a Bresso

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – “Come rappresentanti della Lega Nord ci siamo recati all’entrata dell’ex caserma ora gestita dalla Croce Rossa in via Clerici a Bresso dove nella giornata di ieri hanno iniziato ad arrivare gli immigrati irregolari provenienti dal sud Italia. Purtroppo ci è stato impedito l’ingresso nella struttura e le forze dell’ordine ci hanno sottoposti a identificazione. Quello che fa specie però è che mentre noi siamo stati (giustamente) controllati, i clandestini erano liberi di entrare e uscire dal centro indisturbati, senza alcun obbligo di rendere conto a nessuno”. Lo dicono in una nota gli esponenti del Carroccio Giacomo Ghilardi, consigliere comunale di Cinisello Balsamo, Riccardo Pase, segretario provinciale e Jari Colla, vice capogruppo in Regione Lombardia.

Il sopralluogo del Carroccio è stata occasione per rimarcare la posizione della Lega Nord a proposito dell’arrivo dei profughi in Italia e a proposito del rischio per la sicurezza che si cela dietro gli sbarchi. Per questo è stato anche attaccato fuori dal centro di Bresso uno striscione che fa riferimento all’Isis. “Quanto accaduto rappresenta la cartina di tornasole su quanto avviene in modo sistematico in questo Paese: i cittadini italiani vengono sottoposti a ogni genere di controlli e cavilli, i clandestini invece sono liberi di fare tutto quello che gli pare. Se la situazione è arrivata a questo punto non dobbiamo che ringraziare il signor Renzi e il suo ministro dell’Interno Alfano. Un governo che è incapace di garantire l’ordine nella propria nazione, che se ne infischia altamente degli allarmi di infiltrazioni terroristiche dell’Isis negli sbarchi lanciati da più parti e che sottrae alle finanze pubbliche centinaia di milioni di euro per il sostentamento dei clandestini, meriterebbe di essere rispedito a casa seduta stante per far posto a qualcuno intenzionato ad usare tutti i mezzi leciti, in primis le forza dell’ordine e la marina militare, per difendere i confini del Paese da quella che è un’invasione a tutti gli effetti”.

 

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