Mar. 30 Apr. 2024
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Expo come un maxi aeroporto: scatta la corsa alla sicurezza

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – A poco più di tre mesi dall’apertura di Expo si stringono le maglie della sicurezza attorno al maxi evento. Gli organizzatori non sono più infatti solo preoccupati dalla realizzazione dei padiglioni per tempo o dalla gestione dei 20 milioni di visitatori previsti. Dopo i fatti di Parigi e le minacce terroristiche, più o meno velate, anche verso l’Italia, si teme che la maxi kermesse possa diventare un ghiotto obiettivo.

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E così la cittadella di Expo sarà più blindata di un maxi aeroporto. Vi saranno 108 metal detector che passeranno a raggi x i visitatori e borse e zaini, per scongiurare la presenza di oggetti pericolosi. L’intera area di Rho-Pero sarà sorvegliata da 2.500 telecamere, attive giorno e notte sulle quali vigileranno oltre mille addetti.

Il perimetro della cittadella, di 6 chilometri quadrati sarà sorvegliato da 500 telecamere mentre le altre 2mila saranno posizionate in punti strategici; a queste andranno ad aggiungersi quelle installate dai singoli Paesi.

La task force di sicurezza conterà sugli addetti della Società di Gestione Expo ma anche su tutte le forze dell’ordine, protezione civile, prefettura e istituzioni varie.

Fuori dall’area espositiva il presidio resterà alto, con le forze dell’ordine intente a monitorare le grandi stazioni, la rete metropolitana, i punti di interscambio e ovviamente gli aeroporti.

Una sorveglianza da “Grande Fratello”, quello descritto da George Orwell, non quello televisivo, che resterà attiva per tutti i 184 giorni della manifestazione e per la quale il Governo ha stanziato 126 milioni di euro, 88 dei quali per il 2015.

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