Dom. 28 Apr. 2024
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Expo, il Nordmilano sparpagliato e confuso

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – La prima riunione tra le istituzioni in “preparazione” all’Expo Milano 2015, risale ad almeno 3 anni fa. Venne promossa dalla Bcc e vi parteciparono comuni ed enti. Da allora più nulla, fino a circa un mese fa, quando sul palco “rubato” al Festival della Biodiverità del Parco Nord, i sindaci si sono presentati in una passerella politica, con tanto di Ministro del Pd sul palco, per dire che all’Expo sarebbero arrivati uniti e motivati, da tanti progetti.

A pochi giorni di distanza si scopre che le idee dei comuni per essere protagonisti dell’Expo sono davvero poche, ma soprattutto ben confuse. Un particolare, ognuno va per fatti suoi.

La notizia è di questi giorni: Cinisello ha annunciato di aver vinto un bando della Fondazione Comunitaria Nord Milano per creare una “Comunità del Cibo”. In pratica Cinisello pensa di ricevere gli ospiti di Expo semplicemente invitandoli in qualche ristorante. Nel comunicato, si fa riferimento a una collaborazione con Cusano Milanino e all’auspicio che la platea della “Comunità del cibo” si allarghi. Il significato di quest’ultima frase è chiaro solamente qualche giorno dopo, quando anche Sesto annuncia di aver vinto un contributo della Fondazione Comunitaria Nord Milano per l’iniziativa “Scegli Sesto”. Sesto in realtà l’ha già scelta la cooperativa Bloom di Mezzago che, stranamente, ha elaborato il progetto per conto di Sesto San Giovanni e che disporrà dei fondi, circa 25mila euro per proporre film e una serie di eventi legati al tema Expo. Solamente in seconda battuta si cita la collaborazione con associazioni sestesi.

Gli altri comuni? Vuoto totale.

E’ chiaro che anche questa volta un grande evento (in questo caso grandissimo), si è trasformato nell’opportunità bieca e sterile per distribuire fondi a qualche cooperativa e associazione senza una reale volontà di fare Cultura.

Expo sarebbe stato, ormai il passato è d’obbligo visti i tempi,  una vetrina unica per presentare le città. Un momento irripetibile per coinvolgere davvero le associazioni locali su un progetto comune di stimolo per il rilancio delle città; un’opportunità per parlare alle giovani generazioni di Europa e del mondo, di integrazione fra le culture. Invece, come al solito si è trasformano in un’occasione di integrazione di sterili iniziative politiche.

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