Ven. 19 Apr. 2024
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Il sindaco prende le distanze da El Santawy: “Non rappresenta i musulmani di Cinisello”

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO [/textmarker] – “Usama e la sua associazione non sono nessuno per noi. Non hanno mai consegnato statuto e regolamento, per il Comune è come se non esistessero”. A pochi giorni dalle controverse dichiarazioni di quello che tempo fa era stato individuato come presidente della comunità islamica di Cinisello, il sindaco Siria Trezzi torna sull’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano per prendere le distanze. Ma anche per sottolineare come, a Cinisello, esistano altre realtà di musulmani che hanno avviato percorsi di condivisione e collaborazione con il comune.

[blockquote style=”1″]Sono da onorare le persone che vanno in Siria per aiutare la Resistenza contro lo spargimento del sangue della dittatura (El Santawy)[/blockquote]

El Santawy, nato a Milano ma di origine egiziana, aveva detto, tra le altre cose, che è giusto onorare chi si arruola per andare a combattere in Siria e ha a più riprese denunciato le umiliazioni che vivrebbero i fedeli di Allah in tutto il mondo e anche in Italia. Sul suo blog aveva definito i musulmani come “schiavi portatori di benefici” e in un post sull’Egitto si era detto avverso al sistema democratico di governo.

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“Da tempo – scrive il primo cittadino in un comunicato ufficiale –  l’Amministrazione ha interrotto i rapporti con l’Associazione presieduta da Usama El Santawy. Ribadisco che non è ammissibile un giudizio così sprezzante nei confronti del sistema democratico occidentale né giustificabile, soprattutto da parte di chi è nato e cresciuto nel nostro Paese. Nemmeno condivisibile – continua Trezzi – è la stima espressa per chi decide di arruolarsi nelle file dell’Isis, neppure accettabile l’idea che la motivazione sia per riscattare l’umiliazione dei musulmani non riconosciuta dalle Istituzioni”.

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L’associazione guidata da El Santawy da anni cerca un luogo di preghiera e di ritrovo per dare vita alle sue attività culturali. Ma passando dal primo capannone di via Fleming, a via per Bresso e infine allo stabile attuale di via Frisia, è in corsa in una serie di irregolarità per utilizzo non conforme a destinazione d’uso e abuso edilizio. Nell’estate 2012, l’ex sindaco Daniela Gasparini aveva partecipato alla festa di fine Ramadan della comunità islamica guidata da El Santawy e l’evoluzione dei rapporti sembrava positiva. Ma così non è stato e la situazione di irregolarità non si è mai conclusa.

Id al-fitr 2012 Cinisello

Dopo aver segnalato alla Procura il reato di cambio d’uso commesso sia dalla proprietà del capannone sia dall’associazione che l’ha in affitto, il sindaco ha emesso un’ordinanza di ripristino della destinazione d’uso. Ora il Comune è in attesa dei 90 giorni previsti perché riportino la struttura alla situazione antecedente i lavori effettuati. Scaduto questo periodo, se l’edificio non verrà consegnato come era prima, si procederà allo sgombero tramite la proprietà.

[blockquote style=”1″]Ci sono persone che vedendo le ingiustizie non vedono l’ora di essere parte della Resistenza di un popolo (El Santawy)[/blockquote]

 “Ci tengo a precisare – conclude il sindaco – che il signor El Santawy non risulta essere interlocutore delle persone di fede islamica per questa Amministrazione. Esistono, infatti, altre realtà nella nostra città che hanno con noi un dialogo aperto e hanno dimostrato la volontà di compiere un reale percorso di integrazione, partecipando attivamente e collaborando nelle attività presenti nei quartieri. E ciò a dimostrazione che i musulmani non vengono umiliati, semmai aiutati nel percorso di socializzazione”.

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