[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Era stata un’ordinanza approvata all’unanimità nel parlamentino bressese, quella dello scorso 7 aprile, in materia di gioco d’azzardo. Il sindaco aveva scelto di sfruttare l’ordinanza del Consiglio di Stato, che concedeva la potestà al comune di disciplinare l’orario degli esercizi commerciali che disponevano di slot machine e sale da gioco. E così, niente più macchinette prima delle 10 e dopo le 20.
Un provvedimento, certamente non risolutivo, ma comunque volto a limitare la ludopatia.
Il Tar di Milano ha però accolto la domanda di sospensiva cautelare dell’ordinanza del sindaco, concedendo, agli esercizi che l’avevano richiesto, l’utilizzo dei dispositivi anche fuori dalla fascia oraria stabilita dal comune. “In attesa dell’udienza in merito, che è stata fissata per il 17 dicembre – commenta il sindaco Ugo Vecchiarelli in una nota -, continueremo a promuovere iniziative contro la ludopatia, convinti che si tratti di un’emergenza reale e di un problema che investe la salute della cittadinanza”.
L’amministrazione comunale in collaborazione con Asl, aderendo al programma di prevenzione al Gap (gioco d’azzardo patologico), sta inoltre promuovendo una serie di progetti di sensibilizzazione volti a contrastare tutte le dipendenze.
Nei prossimi mesi verranno infatti illustrate le attività preventive e informative nelle scuole, nei nidi, nei centri anziani, nel comune stesso e nelle aziende, per poi essere rese operative nelle diverse realtà.
