Mar. 30 Apr. 2024
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Cinisello: i dipendenti comunali manifestazione contro l’esternalizzazione del nido

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Le Rsu dei dipendenti comunali di Cinisello Balsamo, che sono in stato di agitazione contro la decisione della giunta di esternalizzare un asilo nido a Ipis, hanno organizzato una manifestazione: i lavoratori dell’ente faranno sentire la loro voce in consiglio comunale lunedì prossimo, 17 dicembre, con ritrovo alle 20.30 nel parcheggio davanti al Palazzetto dello Sport, per poi entrare a protestare in aula.

Le Rsu lo hanno annunciato in un nuovo comunicato in cui dicono che “il piano del fabbisogno triennale presentatoci dall’amministrazione comunale presenta delle criticità importanti che abbiamo avanzato in sede di confronto alla delegazione di parte pubblica trovandoci di fronte ad una totale chiusura ad aprire la discussione su qualsiasi aspetto”.

I sindacati in particolare rilevano: “Che l’amministrazione sta sostenendo di dover esternalizzare un nido comunale a Ipis a causa del fatto che ci sarebbero undici educatrici a cui il medico del lavoro ha certificato delle limitazioni e che avrebbero chiesto di essere trasferite negli uffici. Tutto ciò è semplicemente falso. Le educatrici che hanno, ad oggi, delle limitazioni sono, infatti, in tutto 6. Le limitazioni non le rendono affatto inidonee al lavoro nei nidi, tant’è che alcune di loro continuano a fare le educatrici, malgrado le limitazioni, da più di 10 anni. Di queste 6, a tutt’oggi, una sola collega ha chiesto di essere trasferita negli uffici. Alla luce di questi fatti, non si comprendono le motivazioni che stanno alla base dell’esternalizzazione e si chiede all’Ente di aprire un confronto in merito e di rivedere la propria decisione. Si decide di assumere 15 persone (10 vigili, 2 ufficiali e tre amministrativi) per il settore della Polizia Locale tutte nel 2019 occupando, in questo modo, l’intera facoltà assunzionale e lasciando completamente sguarniti tutti gli altri settori del Comune. Riteniamo che il legittimo obiettivo politico della giunta di rafforzare il corpo della polizia locale possa essere raggiunto frazionando le assunzioni nei tre anni del fabbisogno e ottemperandole con le altre esigenze della macchina comunale. Chiediamo all’amministrazione di confrontarsi con le parti sindacali al fine di raggiungere questo obiettivo”.

Aggiungono le Rsu: “Non si tiene alcun conto delle pesanti ricadute economiche sul salario accessorio del personale della polizia locale e, in generale, di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente. Il personale della polizia locale e, in particolare, il lavoro esterno che l’Amministrazione vuole potenziare ha, infatti, un costo considerevole sul salario accessorio in considerazione delle particolari mansioni svolte dai colleghi. Nella situazione attuale, questo costo ricadrebbe totalmente sulle spalle dei lavoratori stessi dal momento che l’Amministrazione non prevede di aumentare il fondo complessivo del salario accessorio. Se è assolutamente legittimo che un’Amministrazione persegua i fini del proprio mandato nella gestione della macchina comunale non è accettabile che pensi di realizzare il proprio programma elettorale a spese delle lavoratrici e dei lavoratori”.

A proposito di manifestazioni, le educatrici dei nidi ne hanno organizzata una simbolica per questo sabato: dalle 15.30 hanno chiesto alle famiglie di scrivere la loro “letterina di Natale” contro la decisione della giunta e di portarla sotto l’albero che è stato allestito in piazza Gramsci. Le educatrici hanno anche richiesto un incontro con la giunta che ancora non gli è stato accordato. In tutto questo polverone non si è mai sentita la voce di Gabriella Fumagalli, assessore della nuova giunta Ghilardi direttamente coinvolta nella partita, in quanto detiene la delega all’Educazione.

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