Dom. 25 Mag. 2025
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Cinisello Balsamo, il Consiglio Comunale approva un ordine del giorno a sostegno dei padri separati

L'ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale apre la strada a interventi mirati per supportare i padri separati, riconoscendo le sfide che affrontano nel mantenere il legame con i figli

È uno di quei temi che raramente fanno notizia, ma che coinvolgono silenziosamente la vita di molte persone: i padri separati in difficoltà. Uomini che, dopo la fine di un’unione, si trovano spesso a dover affrontare situazioni di disagio economico, abitativo e psicologico. In molti casi, questa condizione finisce per compromettere la loro possibilità di mantenere un legame stabile e continuativo con i figli. È in questo contesto che si inserisce l’iniziativa del consigliere comunale Massimiliano Sticco (Lega), che lo scorso 14 aprile ha portato in aula un ordine del giorno per chiedere all’amministrazione comunale di intervenire concretamente a supporto di questi cittadini.
L’ordine del giorno è stato approvato a larga maggioranza, accogliendo anche alcuni emendamenti proposti dall’opposizione. Tra le misure previste: l’assegnazione di alloggi a canone agevolato o gratuito, l’attivazione di uno sportello psicologico e legale gratuito, e la valutazione di una mensa solidale dedicata.
Un pacchetto di proposte pensato per rispondere a un disagio crescente, che si manifesta troppo spesso nella solitudine e nell’invisibilità.
Il nostro obiettivo non è contrapporre padri e madri – ha dichiarato Sticco – ma riconoscere che esiste una fascia della popolazione che, dopo una separazione, si trova in condizioni difficili. Molti padri vogliono continuare a essere presenti nella vita dei figli, ma mancano loro i mezzi per farlo. Senza casa si rischia di perdere stabilità, senza stabilità il lavoro, e senza lavoro il rapporto con i propri figli.”

Una proposta che smuove le acque
Il tema ha toccato una corda sensibile all’interno del Consiglio, anche se non sono mancate divergenze. In particolare, ha fatto discutere l’astensione del gruppo consiliare del Partito Democratico. “Un’occasione persa per dare un segnale unitario su un tema trasversale e sociale, non ideologico” ha commentato Sticco, che ha sottolineato come in altre città a guida centrosinistra – tra cui Roma, Brescia e Rho – misure simili siano già state adottate con esiti positivi.
E mentre la politica discute, la società civile si muove. Pochi giorni dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, il 19 aprile, la Sala Consiliare del Comune ha ospitato la presentazione del libro La tua opinione vale zero di Michele Capaccioli, evento patrocinato dal Comune e organizzato in collaborazione con l’Associazione Papà Separati Milano. Un’occasione di confronto pubblico che ha visto la partecipazione di figure istituzionali e associative, tra cui il presidente dell’associazione Ernesto Emanuele, il vicepresidente Nicola Saluzzi, l’assessore Daniela Maggi, la consigliera Jessica De Simone, il consigliere Carmelo Correnti e l’on. Jari Colla.
Massimiliano Sticco, che ha moderato l’incontro, ha descritto l’evento come “un momento di ascolto, riflessione e proposta, per dare voce a chi spesso resta ai margini.”

Un tema trasversale, una rete da costruire
Se è vero che l’ordine del giorno approvato non ha ancora valore esecutivo, è altrettanto vero che segna un passo importante verso una possibile rete territoriale di supporto. “Dopo l’approvazione, ho ricevuto contatti da amministratori di altri Comuni limitrofi – spiega Sticco – interessati a promuovere iniziative analoghe. C’è una voglia di collaborazione su questo fronte che può diventare un punto di forza.”
Il tema del sostegno ai padri separati non è nuovo nel dibattito pubblico, ma fatica a trovare spazio nell’agenda politica. I dati, però, parlano chiaro: secondo alcune stime, oltre il 30% dei padri separati in Italia vive sotto la soglia di povertà relativa, con ricadute dirette sul benessere dei figli e sulla coesione familiare.
La genitorialità è un diritto e un dovere che non dovrebbe venire meno per motivi economici – conclude Sticco –. Dobbiamo smettere di pensare a questo tema come a una battaglia di genere. È una battaglia di dignità e di giustizia sociale.”
In un’epoca in cui i ruoli familiari si evolvono e si fanno più complessi, l’iniziativa del Comune di Cinisello Balsamo potrebbe diventare un caso pilota. A patto che resti aperta al dialogo e alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini. Perché il diritto a essere genitori non può essere condizionato dal reddito o dal codice postale.

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