Lun. 17 Mar. 2025
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Paderno Dugnano, l’allevamento nel Grugnotorto? Arrivano le risposte della Sindaca

L’allevamento all’interno del Parco Grugnotorto nel territorio di Paderno Dugnano ai confini con altri due Comuni, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo? È tutto regolare. Le rassicurazioni arrivano da una nota redatta dall’amministrazione Comunale, che si impegna altresì “a mantenere alta l’attenzione disponibile a fornire ulteriori aggiornamenti e a collaborare con tutte le parti interessate per assicurare che l’equilibrio tra attività produttive e protezione ambientale venga sempre preservato”.
Sulla vicenda riguardante l’allevamento gli esponenti di Sinistra Italiana, Gaetano Petronio, e di Europa Verde, Francesco Casarolli, avevano così commentato: «Stupisce, che, mentre i cittadini cinisellesi combattono per impedire il raddoppio di via Alberti e il relativo consumo di suolo e aree del Parco GruBria a pochi metri di distanza, si costruisca un allevamento in cemento che taglia in due l’area e che impermeabilizza il terreno creando i presupposti per ulteriori criticità idrogeologiche sul territorio. Credevamo che la tutela del parco e dei territori in esso compresi fosse interesse di tutti i Comuni interessati. Che cosa è andato storto?».
A distanza di 24 ore, arrivano le risposte del Sindaco di Paderno Dugnano.

“In merito alle recenti preoccupazioni espresse sulla realizzazione di un allevamento ovino all’interno del Parco GruBrìa, l’Amministrazione Comunale di Paderno Dugnano ritiene opportuno fare alcune precisazioni, al fine di fare chiarezza ed evitare una cattiva interpretazione e speculazioni”.

“L’autorizzazione per l’intervento ha origine nel 2023 – prosegue la nota – quando il Comune di Paderno Dugnano ha rilasciato un primo Permesso di Costruzione. Il procedimento si è svolto d’ufficio poiché non è richiesto alcun atto politico deliberativo. L’imprenditore in questione è un agricoltore attivo su molti comuni del milanese e, oltre alle attività agricole, gestisce un agriturismo.
Nell’ottobre 2024, l’azienda agricola promotrice ha presentato una richiesta di ampliamento del progetto già autorizzato, valutato anch’esso tecnicamente pertinente e rispettoso della normativa vigente e delle disposizioni sovraordinate in materia di varchi, ricevendo il parere favorevole anche del Parco GruBrìa. Occorre precisare che la legislazione regionale e le direttive di Città Metropolitana consentono infatti alle imprese agricole riconosciute, di realizzare strutture funzionali all’attività produttiva nei terreni di loro proprietà, se in possesso dei requisiti. In sostanza, le maglie normative, molto larghe e sovraordinate, non danno alcun margine a decisioni ostative nei confronti di tali interventi da parte delle singole amministrazioni comunali o a enti come il Parco Locale di Interesse Sovracomunale GruBrìa, il quale ha valutato il progetto fattibile, ponendo nell’esercizio delle sue competenze, una serie di prescrizioni per minimizzare l’impatto, tra cui nuovi filari, sistemi di drenaggio particolari e l’adozione di soluzioni rispettose e compatibili con il paesaggio rurale lombardo, che sono state integralmente recepite dal progetto.

“Pur se ci si è dovuti adeguare a scelte tecniche dettate dal quadro normativo – prosegue il comunicato – , questa Amministrazione afferma e ribadisce come centrale nella propria azione l’obiettivo di tutela del territorio e della biodiversità. È nostra intenzione, e ne abbiamo già fatto richiesta agli uffici, avviare un percorso di confronto con l’azienda agricola promotrice dell’intervento, al fine di vigilare e di garantire una gestione sostenibile dell’attività, nel rispetto dell’ambiente e della vocazione dell’area. Di seguito, diamo conto delle risposte della parte tecnica alle domande sollevate.

Impatto sul corridoio ecologico. L’intervento risulta compatibile con le norme vigenti, anche in materia di varchi ecologici. Come specificato dai tecnici comunali, «il Piano Territoriale Metropolitano (PTM), gerarchicamente sovraordinato, prevede la possibilità di realizzare interventi edilizi connessi all’attività agricola, di cui al Titolo III della legge regionale 12/2005».

Superficie interessata e consumo di suolo e invarianza idraulica. L’intervento si sviluppa su un’area privata, già destinata ad attività agricola. Inoltre, come precisato dagli uffici, «le costruzioni in ambito agricolo per l’esercizio dell’attività agricola non computano ai fini del consumo di suolo, in conformità con la normativa vigente».
L’intervento è anche stato valutato dal punto di vista dell’invarianza idraulica verificando la compatibilità con la normativa vigente e introducendo una serie di migliorie quali il piazzale in cemento drenante e la gestione delle acque piovane con sistemi di drenaggio sostenibile ,come una trincea drenante, in coerenza con le soluzioni Natur Based Solution, definite da CMM e dalle direttive più innovative europee.

Gestione dei reflui e sostenibilità ambientale La gestione dei reflui avverrà nel rispetto delle normative in materia di Direttiva Nitrati e utilizzo agronomico, con il trasferimento delle lettiere presso il centro aziendale principale, non localizzato a Paderno Dugnano, dove verranno maturate prima di essere reimpiegate come concime sui terreni agricoli.

Allevamento, no macello

Macellazione e attività connesse. Ad oggi, il titolo edilizio riguarda esclusivamente un capannone ad uso stalla. Come precisano gli uffici, «non risultano richieste né autorizzazioni per attività di macellazione, commercio o agriturismo. Gli elaborati tecnici depositati non evidenziano locali destinati a tali usi».

– Prescrizioni e mitigazioni ambientali. Il Parco GruBrìa ha richiesto alcune misure di mitigazione, tra cui la messa a dimora di nuove alberature e siepi e l’utilizzo di materiali del paesaggio rurale lombardo sulle superfici di progetto. «Si prevede la realizzazione di un filare di piante autoctone e siepi lungo il perimetro della struttura, per garantire una migliore integrazione paesaggistica dell’intervento».

.- Viabilità e nuove strade di accesso. Non è prevista la realizzazione di nuove strade. L’unico intervento riguarda un vialetto diaccesso al fabbricato, con una sistemazione della strada campestre esistente attraverso l’usodi calcestro e la piantumazione di alberi lungo il percorso”.

“Consapevoli delle legittime preoccupazioni della cittadinanza e delle associazioni ambientaliste, che condividiamo – termina la nota – , manterremo alta l’attenzione. Restiamo “.

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