Lun. 17 Mar. 2025
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Addio a Vito Di Tano, il ciclista ferroviere

Si è spenta la leggenda del ciclocross italiano. Vinse due titoli mondiali e sei volte fu campione italiano. La sua carriera legata alla famiglia Guerciotti

Vito Di Tano era al suo terzo Mondiale, quello più difficile. Doveva superare una malattia tremenda, ma non ce l’ha fatta.  Da 18 anni faceva i conti con la sclerodermia, una malattia autoimmune con la quale aveva imparato a convivere, ma in questi ultimi mesi stava lottando contro un tumore al polmone diagnosticato in agosto.

Due volte campione del mondo di ciclocross, originario di Monopoli (Bari), debuttò al campionato mondiale dei dilettanti nel 1978, conquistando il quinto posto. Il successo iridato, l’anno successivo a Saccolongo, in provincia di Padova. Nel 1980 il primo dei sei titoli nazionali, a cui si aggiunge il secondo titolo mondiale a Lembeek nel 1986.

Di Tano, il sodalizio con la famiglia Guerciotti

Di Tano ha legato gran parte della sua carriera alla famiglia Guerciotti con la quale aveva creato una lunga collaborazione che lo ha portato a diventare il direttore sportivo della Fas Airport Services – Guerciotti – Premac. In questo ruolo Vito ha lanciato numerosi corridori, ultimo fra questi Mattia Agostinacchio, che proprio qualche giorno fa ha conquistato il titolo iridato juniores regalando un ultima soddisfazione a Di Tano.

Due Mondiali e sei titoli nazionali

Nato in Puglia, vinse un concorso nelle ferrovie, ma il posto di lavoro era in Lombardia e dunque vi si è trasferito. Ha continuato ad andare in bicicletta anche dopo aver smesso l’attività agonistica; un amore, un sodalizio incrinato di recente solo dalla malattia.  Si era posto come traguardo i 70 anni di attività come ciclocrossista e voleva finire sui campi di gara almeno questa stagione, ma non è stato possibile.

Le parole di Alice Maria Arzuffi

Tante le attestazioni di stima in queste ore dopo aver appreso la notizia.
“Ci sono persone che entrano nel nostro cuore con la loro umiltà e semplicità. Che ci insegnano molto con poco. Che ci sanno trasmettere i veri valori della vita”. Così ha scritto sui social , la ciclista Maria Alice Maria Arzuffi. “A Vito, per tutto quello che mi hai insegnato, che va oltre alle regole del ciclismo, ma che parla di vita. Sono sicura che da oggi in tanti avremo un angelo in più che ci veglierà da lassù”.

«La scomparsa di Vito Di Tano lascia un grande vuoto nel mondo dello sport e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Campione straordinario, uomo di grande forza e determinazione, ha affrontato ogni sfida con il coraggio di chi non si arrende mai. Oggi lo sport italiano e tutto il movimento del ciclocross perdono una figura esemplare, capace di ispirare intere generazioni. A nome della Regione Puglia, esprimo le più sincere condoglianze alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene», così in una nota Raffaele Piemontese, assessore allo Sport per Tutti della Regione Puglia.

I funerali si svolgeranno giovedì mattina alle 10 presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine, a Pezze di Greco (Br), dove viveva.

Angelo De Lorenzi

 

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