Nell’ambito di Bookcity 2024 si è svolto a Palazzo Lombardia l’evento “ICOM Italia Pop-Up Library: I musei nel loro divenire”, organizzato da ICOM Italia e Regione Lombardia, con il supporto di AIB (Associazione Italiana Biblioteche – Lombardia) e ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana – Lombardia).
L’iniziativa si inserisce nel contesto della valorizzazione della Biblioteca “Marzio Tremaglia”, recentemente sancita dal protocollo d’intesa firmato il 4 novembre tra l’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso, Valeria Arrabito di ICOM Italia, Gabriele Locatelli di ANAI Lombardia e Cristina Gioia di AIB Lombardia.
L’evento, che ha dato la possibilità ai partecipanti di scoprire e conoscere il patrimonio bibliografico custodito nella biblioteca, è stato seguito da un dibattito che ha offerto numerosi spunti di riflessione sul futuro della cultura in Lombardia e in Italia.
Michele Lanzinger, già direttore del MUSE di Trento e Presidente di ICOM Italia, ha sottolineato l’importanza di integrare materiali cartacei e digitali per promuovere il dialogo tra il patrimonio e le attività in corso, rendendo la divulgazione scientifica accessibile a un pubblico più ampio. Cristina Gioia, Presidente di AIB Lombardia, ha evidenziato la necessità di rafforzare il legame tra gli operatori culturali e di sostenere centri polifunzionali per la formazione e la crescita professionale, mentre Vincenzo Tedesco, Consigliere ANAI, ha parlato dell’importanza di musei, biblioteche e archivi come risorse capillari e fondamentali sul territorio. Annalisa Rossi, Dirigente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, ha posto l’accento sul bisogno di una gestione integrata del patrimonio culturale attraverso politiche mirate, mentre Valeria Arrabito, Segretaria Generale di ICOM Italia, ha delineato le prospettive future del Centro di Documentazione Museale (CEDOM), focalizzandosi sulla digitalizzazione del patrimonio e sull’importanza della comunicazione, non senza dimenticare che, in un contesto tecnologico in rapida evoluzione, la riscoperta del pensiero critico resta fondamentale.
Il dibattito si è concluso con la presentazione di due volumi, entrambi pubblicati dalle Edizioni Gangemi: Il centro di documentazione di ICOM Italia: I musei nel loro divenire, scritto da Erica Bernardi, e ICOM Italia, dalle origini ad oggi (1947-2024). La storia, i temi e i personaggi, scritto da Adele Maresca Compagna.
La nuova biblioteca Marzio Tremaglia
Intitolata nel 2019 all’ex assessore alla cultura della Regione Lombardia Marzio Tremaglia, la biblioteca “Marzio Tremaglia” rappresenta un’importante risorsa culturale a livello nazionale. Grazie alla decisione di aprire le sue porte a un pubblico più ampio, la biblioteca non sarà più solo un luogo destinato a studiosi e professionisti, ma un punto di incontro e di scambio di idee, accessibile a tutti i cittadini per una partecipazione attiva al dibattito culturale.
La biblioteca ospita il Centro di Documentazione Museale di ICOM Italia, un unicum a livello mondiale, e custodisce un patrimonio di documenti, libri e risorse specializzate in museologia, museografia e conservazione del patrimonio culturale. Tra i suoi fondi più prestigiosi vi sono quelli provenienti dal Museo Poldi Pezzoli e dal progetto Grattacielo Pirelli.
Il fondamentale supporto di Regione Lombardia sta permettendo alla biblioteca di rilanciarsi come centro di eccellenza, promuovendo la formazione e l’innovazione nel campo della cultura e della conservazione del patrimonio, pur mantenendo una forte connessione con la tradizione e la memoria storica.
Inoltre, la biblioteca ospiterà a breve un evento sperimentale, trasformando l’area di consultazione con arredi provenienti dal progetto “Non si butta via niente”, che promuove la sostenibilità attraverso il riutilizzo di mobili e oggetti destinati altrimenti a essere scartati.
L’iniziativa, come sottolineato anche da Davide Crippa, docente dell’Università IUAV e responsabile del progetto di valorizzazione degli spazi della biblioteca, rispecchia l’impegno delle istituzioni culturali verso un modello di sviluppo circolare, non solo nella gestione delle risorse economiche e materiali, ma anche nell’educazione alla sostenibilità.