La “regia” da un capannone situato a Cinisello Balsamo. Da lì, secondo le indagini della Guardia di Finanza coordinate dalla procura di Monza, E. M. C., 63 anni di Valmadrera, provincia di Lecco, avrebbe organizzato una truffa ai danni dello Stato che ha portato al sequestro di 6 milioni e 700 mila euro. Il sistema era ben collaudato: si acquistavano società decotte intestate a prestanome, si falsificavano i bilanci e con documentazione fasulla si ottenevano finanziamenti pubblici che poi finivano nelle tasche degli indagati.
Quando arrivavano gli ispettori a controllare le aziende per cui chiedeva e otteneva finanziamenti pubblici, si orchestrava una messa in scena cinematografica con tanto di tinteggiatura di cancello e affissione della targa con il nome della società. Non mancavano persino le comparse, arruolate a giornata per fingere di essere gli operai. “Un cinema”, scoperto dalle forze dell’ordine: 7 persone arrestate, altrettante ai domiciliari con obbligo di firma.
Sulla vicenda indaga pure la procura di Brescia, fra gli indagati anche Marco Savio, agente monomandatario a Brescia di Banca Progetto, già al centro di un’altra indagine della procura di Milano per finanziamenti da oltre 10 milioni di euro a società legate alla ‘ndrangheta. La Banca si dichiara parte lesa, come ha spiegato l’amministratore delegato Paolo Fiorentino, intervistato nel servizio mandato in onda in serata dalla Rai.