Domani, sabato 12 ottobre, si corre il Giro di Lombardia, classicissima di fine stagione, che vedrà 252 chilometri con partenza da Bergamo ed arrivo a Como. Un percorso tecnico, durissimo e spettacolare: Dopo Forcellino di Bianzano (6.3 km al 5.1%), la prima ascesa di giornata, dovrebbe esserci il Ganda (9.4 km al 7%), ma le forti piogge potrebbero far virare verso il Selvino. Poi Colle di Berbenno (4.5 km al 6.2%), Valpiana (10.4 km al 6.1%), Sella di Osigo (5.1 km al 5.6%), ma soprattutto un finale impegnativo con Madonna del Ghisallo (8.1 km al 3.7%), Colma di Sormano (13.1 km al 6.5%) e l’ultima durissima ascesa al San Fermo della Battaglia (2.8 km al 6.6%).
L’attesa è tutta per il campione del mondo, Tadej Pogacar. Lo sloveno è reduce da tre successi consecutivi e va a caccia del primato di Fausto Coppi, che dal 1946 al 1949 vinse quattro gare di fila. Il Campionissimo poi trovò anche la quinta affermazione e quindi il leader della UAE Emirates si avvicina sempre più al primatista della classica delle foglie morte.
Sembrerebbe dunque che, a meno di spiacevoli inconvenienti, il campione del mondo dovrebbe avere ben pochi contendenti alla vittoria di domani. Il vero rivale, a distanza, è Fausto Coppi. Difficile rincorrerlo, ma possiamo immaginare che potrebbe essere il vero e proprio sogno proibito dello sloveno.
Fra gli avversari di domani c’è Remco Evenepoel, il quale sembra patisca in questi giorni le fatiche dei Giochi e del Mondiale che stanno cominciando a presentare il conto; Mark Hirschi, protagonista del finale di stagione, ma gregario dello stesso Pogacar; Roman Bardet, che in salita potrebbe dire la sua; il tenace Enric Mas e il coriaceo Michael Woods, ottimo scalatore. Fra gli italiani vedremo all’opera il giovane Davide Piganzoli, che al recente Giro dell’Emilia ha fatto intravedere la sua classe.
Angelo De Lorenzi