È stato respinto il ricorso al Tar da parte di Immobiliare CZ contro il Comune di Sesto San Giovanni. Con la pronuncia del Tribunale amministrativo si mette la parola fine alla vicenda del Residence Puccini che ora verrà acquisito gratuitamente dal Comune. L’immobile era nato come residenza temporanea per ospitare lavoratori, studenti e altre categorie fragili, ma nel tempo la proprietà ne aveva disatteso lo scopo così, quando nel 2017 erano emerse le irregolarità, l’Ente aveva avviato le procedure per esigere il rispetto dei patti siglati all’epoca della costruzione dello stabile senza però ottenere un punto di incontro con la proprietà, Immobiliare CZ, che, al contrario non ha modificato la sua posizione, vantando di avere ragione.
La vicenda risale al 2019, a seguito di una controversia in relazione alla richiesta di pagamento di somme vantate nei confronti del Comune per l’ospitalità di alcuni nuclei familiari indirizzati dall’ente al Residence Puccini. Da quel momento, nell’ambito dell’istruttoria, si era potuto accertare che l’impresa non solo non aveva mai rispettato l’obbligo di destinazione d’uso a locazione temporanea, ma in molti casi non aveva nemmeno stipulato regolari contratti con i locatari, oltre a non aver trasmesso al Comune la graduatoria di accesso ai servizi di locazione temporanea e, tra le altre violazioni, non erano neanche stati presentati i rendiconti di gestione.
“Il Residence Puccini avrebbe dovuto essere una residenza temporanea per lavoratori, studenti e altre categorie fragili. O almeno, questo è quanto il Comune aveva previsto nella convenzione urbanistica sottoscritta con il costruttore nel lontano 2006 – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – ma grazie alle giunte di sinistra che evidentemente facevano finta di non vedere, davano in affitto ordinario gli appartamenti e poi incassavano pure soldi dal Comune! Parliamo di oltre 600mila euro senza copertura a bilancio. Quando ci siamo insediati abbiamo iniziato gli accertamenti e finalmente ora possiamo dirlo: ha vinto la giustizia! Abbiamo contestato tutte le violazioni al proprietario e intimato l’acquisizione gratuita del residence a patrimonio dell’ente. Ancora una volta la legalità ha prevalso sulle condotte scorrette di soggetti privati che tentano di sfuggire alle loro responsabilità verso il Comune con argomentazioni pretestuose.”