Lun. 20 Mag. 2024
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5 x mille: come funziona e scadenze

Il 5 x mille è una misura fiscale che consente ai contribuenti di destinare una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a enti iscritti presso l’elenco dei beneficiari tenuto e aggiornato dall’Agenzia delle Entrate.

Facendo questa scelta, lo 0,5% dell’IRPEF risultante dalla propria dichiarazione dei redditi viene quindi destinato a progetti e iniziative benefiche e di interesse sociale.

Si tratta di un’iniziativa libera e volontaria che non comporta oneri aggiuntivi: il 5 x mille è infatti una somma di denaro calcolata sulla base della propria imposta sul reddito che ogni contribuente è tenuto a saldare in ogni caso allo Stato.

Questo significa che, qualora si decidesse di non destinarla a nessuno, la percentuale viene comunque prelevata e depositata nelle casse statali.

5 x mille: quali sono i beneficiari

Il 5 x mille può essere destinato a enti autorizzati e iscritti agli elenchi dell’Agenzia delle Entrate. Fanno parte dei possibili beneficiari glienti del Terzo settore e le Onlus iscritte all’anagrafe; gli enti di ricerca scientifica e sanitaria e le Università; gli enti che promuovono e valorizzano i beni culturali e paesaggistici e i gestori dellearee protette e le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Coni. Inoltre, è anche possibile donare il 5 x mille al proprio Comune di residenza, a patto che le somme raccolte vengano impiegate per finanziare ed ampliare le attività svolte nel campo sociale (in particolare, per il sostegno alle famiglie con minori a carico in condizioni di gravi difficoltà socio-economiche).

5 x mille: come destinarlo

Il 5 x mille può essere assegnato a una delle categorie di soggetti ammessi durante la compilazione del Modello Unico, CU o 730 nella propria dichiarazione dei redditi. Lo si può fare scegliendo solo il settore di interesse sociale e firmando l’apposita casella presente: in questo caso, i contributi verranno ripartiti tra gli enti che fanno parte della categoria indicata in modo equo. In alternativa, per esprimere una preferenza specifica e fare in modo che l’importo venga interamente destinato a uno specifico ente, è necessario aggiungere il codice fiscale del beneficiario. Come spiegato sopra, in caso di mancata indicazione della destinazione, la quota sarà versata ugualmente, ma resterà allo Stato.

È possibile assegnare il 5 × mille anche se non si è tenuti a effettuare la dichiarazione dei redditi: è sufficiente compilare la scheda integrativa contenuta nella Certificazione Unica da mettere in busta chiusa e su cui apporre la scritta “scelta per la destinazione del 5×1000 dell’IRPEF”, consegnandola poi a un patronato, a un commercialista o ad un ufficio postale.

5 x mille: scadenze

Per quanto riguarda l’anno 2024, il termine per la consegna del 730 ordinario o precompilato è datato 30 settembre (sia per chi presenta il modello al proprio Sostituto d’imposta, sia per chi presenta il modello al CAF o a un professionista abilitato o direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate).

La scadenza massima per la consegna del modello Redditi PF (ex UNICO) è invece il 30 novembre (invio telematico della dichiarazione dei redditi attraverso Modello Redditi per i titolari di partita IVA).

5 x mille: differenze con 2 x mille e 8 x mille

Il 5 x mille viene spesso confuso con il 2 x mille e con l’8 x mille. Si tratta di quote diverse tra loro per destinazione e per finalità: mentre il 5 x mille è riservato a enti e associazioni no profit o di ricerca e interesse sociale, il 2 x mille è dedicato ai partiti politici e l’8 x mille alle confessioni religiose.

Sono tutti e tre contributi liberi e volontari, che non richiedono spese aggiuntive rispetto a quelle da dover già pagare obbligatoriamente allo Stato e che non sono alternative tra loro.

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