Gio. 02 Mag. 2024
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Il Ghisallo si tinge di giallo e rende omaggio al Tour de France

Sta per essere inaugurata una grande retrospettiva dedicata alla Grande Boucle che per la prima volta nella storia partirà dall'Italia

Il Museo del Ghisallo a Magreglio si colora di giallo con una grande retrospettiva per l’evento ciclistico dell’estate che partirà da Firenze il 29 giugno per andare poi a Rimini, Cesenatico, Bologna, Piacenza, Torino e Pinerolo con un passaggio in provincia di Alessandria. Per la prima volta nella storia, infatti, il Tour de France, partirà dall’Italia, un grande omaggio al nostro Paese e ai campioni che hanno fatto la storia del ciclismo a partire da Gino Bartali, poi Nencini, Coppi e tanti altri.

Sarà Jan Ullrich a tenere a battesimo la Mostra «Ghisallo in Giallo» che apre sabato alle 11.30 nelle sale del Museo del ciclismo. E dopo il «Kaiser», che il Tour de France lo vinse nel ’97, a Magreglio arriverà anche lop spagnolo Miguel Indurain che dal 1991 al ’95 ne ha vinti cinque e tutti di fila.  Sabato è in programma il  vernissage alle 11.30 e la presentazione del libro di Beppe Conti.

Il Tour de France raccontato dai memorabilia

Che cosa si potrà trovare al Ghisallo a partire da questo fine settimana? Tanti memorabilia e bici storiche prestate da altre collezioni: ci saranno quelle della collezione Bolgè, rappresentative di marchi iconici e delle prime squadre presenti sulle strade francesi. Fra queste l’Automoto, marchio caro a Bottecchia, l’Alcyon marchio usato da Nicolas Frantz nel ‘27 e ‘28 per vincere due edizioni, e una Peugeot già marca in auge per le vittorie di Thys
nel ’13 e ’14 e successivamente di Lambot nel ‘22.

Un’attenzione particolare è dedicata ai ricordi legati alla figura di Gino Bartali che il Tour lo vinse due volte a dieci anni di distanza, nel 1938 e nel 1948. Ci sarà quindi la bicicletta di Ginettaccio del 1948, collezione Museo del Ghisallo, ma anche quella di Coppi in prestito da Bruno Carraro e poi  quella di Magni (il terzo uomo, dopo i due campionissimi), Wilier triestina che vinse il Fiandre del ’49.

Il ciclismo moderno è ben rappresentato con altre bici: la Dogma F8 di Chris Froome, la Dogma F12 di Egan Bernal vittorioso in maglia Ineos. Non poteva mancare una parte della retrospettiva dedicata anche ad Eddy Merckx, con bici e maglie dei periodi Faema e Molteni. Non potevano mancare anche le bici di Ernesto Colnago come la Prototipo Tour de France 2022 utilizzata da Tadej Pogacar, la Colnago TT1 utilizzata dal corridore spagnolo del team UAE Marc Soler durante l’edizione 2022 e la Colnago V3Rs Tour de France limited edition, bici ufficiale della Grande Boucle.

Angelo De Lorenzi

 

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