Lun. 29 Apr. 2024
HomeBreaking NewsSesto San Giovanni, prima edizione degli Stati Generali del Lavoro

Sesto San Giovanni, prima edizione degli Stati Generali del Lavoro

Dalle tute blu ai camici bianchi, il modello economico sestese raccontato dal primo cittadino nel corso della prima edizione del convegno. 4 miliardi di euro di investimenti in cantiere nei prossimi anni

Imprenditori, rappresentanti del mondo politico, referenti sindacali e studenti si sono dati appuntamento oggi, lunedì 8 aprile 2024, per la prima edizione degli Stati Generali del lavoro, un incontro promosso dal Comune che ha riunito tutti gli stakeholder del territorio per raccontare quanto è stato fatto fino a questo punto e le prospettive future di una Sesto San Giovanni che guarda al futuro. L’evento è iniziato con il saluto del sindaco Roberto Di Stefano che ha spiegato i punti cardine della sua azione di governo dopo l’immobilismo degli anni precedenti, puntando i riflettori sugli imponenti investimenti generati da alcuni dei principali progetti in corso.

“Sesto San Giovanni era conosciuta da tutti come una città operaia della periferia, schiacciata tra l’operosa e ricca Milano e la bella Monza – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – poi le fabbriche hanno chiuso e la nostra Sesto è rimasta ferma. E senza una sua identità. Noi siamo riusciti in questa impresa in un periodo storico difficilissimo dettato, tra le altre cose, anche dalla pandemia covid. Il nuovo volto della città è quello di un centro capace di riunire le eccellenze nazionali nell’ambito della ricerca medica e sanitaria. Una case history unica nel suo genere in Italia in grado di attrarre sul nostro territorio anche investitori internazionali. Insomma, siamo passati dalle tute blu ai camici bianchi”.

Il riferimento è alla Città della salute e della ricerca, un ambizioso progetto che sarà il volano economico per la riqualificazione delle aree ex Falck. Un progetto che muove 4 miliardi di investimenti privati, 132 milioni di risorse pubbliche delle quali 70 per opere a scomputo che stanno andando a gara per Unione 0 e per la predisposizione di Unione 1, 50 milioni di Pnrr e investimenti pubblici di Comune e Regione, per la realizzazione di piazze, asili, materne, scuole, case popolari, biblioteca, giardini e video sorveglianza. “Tutto questo non è solo catalogabile come rigenerazione urbana – prosegue Di Stefano -. Questo, infatti, è un vero e proprio motore che genera attrattività. Se la Lombardia è un locomotore d’Italia, Sesto San Giovanni oggi è la locomotiva dell’area metropolitana anche grazie alla nostra politica vicina alle aziende del territorio. Lo sviluppo dei cantieri nelle aree dismesse, gli investimenti più importanti di Regione Lombardia, la sinergia tra pubblico e privato è il risultato di una vision chiara e positivista, dopo anni di immobilismo. Una vision che genera opportunità e posti di lavoro, servizi, rimettendo in moto un intero sistema che si era fermato”.

Tanti gli ospiti che hanno raccontato la propria esperienza nel settore per affrontare a tutto tondo la tematica in oggetto, dall’onorevole Alessandro Colucci, delegato del Presidente della Camera dei deputati l’onorevole Lorenzo Fontana. Ma anche l’onorevole Ilaria Cavo, vice presidente X commissione attività produttive, turismo, commercio e made in Italy, il senatore Sandro Sisler, vice presidente II commissione permanente Giustizia, l’onorevole Silvia Sardone, Europarlamentare, delegazione all’assemblea parlamentare paritetica ACP-UE. E poi Davide Ballabio di Assolombarda, Francesco Cristinelli, direttore Salesiani Lombardia, Gianmaria Vincelli, presidente della Consulta delle Imprese di Sesto San Giovanni, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Sesto, Antonio Lamiranda, il segretario regionale Uil Lombardia, Enrico Vizza, il presidente territoriale di Confcommercio di Sesto, Fabrizio Gironi, Melissa Oliviero, segretaria Cgil Milano e Carlo Gerla, segretario Cisl città Metropolitana Milano e provincia.

Imprese, politica, rapporti tra pubblico e privato: “E formazioneha concluso il primo cittadino -. In questo, Sesto San Giovanni rappresenta un grande esempio di eccellenza per il territorio lombardo. C’è il centro di formazione professionale Achille Grandi, parte integrante di Afol metropolitana, che propone corsi triennali nei settori della ristorazione e della meccanica offrendo non solo cicli di lezioni professionalizzanti ma anche vere e proprie masterclass aperte a tutti gli appassionati del food nel campo della cucina, della pasticceria, della panificazione, della pizzeria e di degustazione vini. Poi ci sono i Salesiani con il centro di formazione professionale “Enrico Falck”, una vera e propria istituzione del territorio che crea, ogni anno, una nuova generazione di tecnici specializzati in vari settori, dagli operatori elettrici a quelli meccanici, senza dimenticare gli addetti alla riparazione di veicoli a quelli specializzati nella termoidraulica. Questi centri si sommano all’offerta formativa sestese caratterizzata anche da Istituti Tecnici Industriali, Ipsia, Licei, insomma un tessuto coeso che alimenta il sapere e le competenze dei cittadini di domani, offrendo tutte quelle skills che li renderanno “attraenti” per il mercato del lavoro. In questo scenario il ruolo della nostra amministrazione è di grande rilievo nel supporto dei centri di formazione, delle scuole e dei giovani. Riteniamo, infatti, che il governo di un territorio debba guardare con forza alle nuove generazioni offrendo tutto il sostegno possibile per non lasciarli “soli” in un mondo in continua evoluzione. Il futuro passa anche da qui. E Sesto vuole esserci, la nostra Sesto vuole scrivere le pagine più importanti della storia del nostro Paese”.

ARTICOLI CORRELATI