Il sorteggio di Nyon riserva un derby tutto tricolore per i quarti di Europa League. Il Milan affronta la Roma nel doppio confronto valido per la qualificazione alla semifinale: andata al San Siro (giovedì 11 aprile ore 21:00) ritorno all’Olimpico (giovedì 18 aprile ore 21:00). Il passaggio del turno per Pioli o De Rossi riserverà la vincente tra Benfica e Bayer Leverkusen (tedeschi al secondo posto per la possibile vittoria del titolo, subito dietro al Liverpool di Klopp). I rossoneri, almeno stando alle quote relative alla vincente in Europa League, partono leggermente favoriti rispetto alla Roma di De Rossi. I milanesi, infatti, hanno visto la loro quota scendere di mezzo punto (7.00) mentre i giallorossi l’hanno mantenuta uguale a quella pre-sorteggio (14.00).
Lo stato di forma dei rossoneri è palesemente migliorato nel mese di marzo. Tra campionato e coppa, Pioli è reduce da sei vittorie in sei uscite. Inutile nascondersi, il Milan punta dritto alla finale di Dublino per salvare una stagione che, in ogni caso, porterà i rossoneri anche in Champions (secondo o terzo posto). Leao di nuovo in palla dopo le ultime prestazioni positive (media voto 6,37: la migliore considerando tutte le competizioni). Gabbia si conferma la nuova certezza del pacchetto difensivo (migliore media della rosa in campionato: 6.45). Adli, in veste di vice Krunic, ha poi superato Tijjani Reijnders nelle gerarchie di Pioli. Per ora tutto sorride gli sorride.
Il percorso del collettivo rossonero in Europa nelle ultime quattro gare parla di 12 reti realizzate e sei gol subiti. A farne le spese, Rennes e Slavia Praga. Piuttosto che impegni di Europa League, le quattro gare sono sembrate piuttosto quattro sgambate del giovedì per il club di Cardinale, che ha passeggiato senza troppi inciampi e senza pericoli di non superare il turno. Le cose si complicano ovviamente per il match dei quarti con la Roma.
Sul versante statistico, la storia recente nelle ultime cinque stagioni europee dei rossoneri parla di due eliminazioni recenti in Champions (2022-23, fuori ai quarti per merito dell’Inter e 2021-22 mancato superamento della fase a gironi), eliminazione dall’Europa League (2020-21, fuori agli ottavi per merito del Manchester), eliminazione dall’Europa League (2018-19 mancato superamento del girone) ed eliminazione agli ottavi di Champions (2017-18, fuori agli ottavi per mano dell’Arsenal).
Solo due, invece, le vittorie dei giallorossi nelle ultime cinque uscite. Poderosa la prestazione della squadra all’Olimpico contro il Brighton. Meno brillante il cammino in campionato nelle ultime gare (tre successi nelle ultime cinque). Leggera flessione di rendimento, insomma, ma quella che vedremo in Europa League sarà tutta un’altra Roma, soprattutto considerando il ritorno all’Olimpico. Fondamentale sarà il recupero di Lukaku: una rete nelle ultime nove con De Rossi. Per Arrigo Sacchi, DDR ha dato gioco alla Roma e “ha fatto rifiorire Pellegrini”. Un derby tutto da seguire.
Il percorso europeo del collettivo targato De Rossi ha riservato invece qualche grattacapo ai sedicesimi contro il Feyenoord, quando la vittoria dei giallorossi è arrivata solo ai rigori dell’Olimpico (4-2) dopo il pareggio al de Kuip. Più semplice del previsto il cammino negli ottavi contro il Brighton di De Zerbi, demolito all’andata con le firme di Dybala, Lukaku, Mancini e Cristante, e controllato al ritorno con la sconfitta di misura all’AmEx.
Sul piano statistico, la storia recente dei giallorossi nelle ultime cinque stagioni europee racconta di una sconfitta bruciante in finale di Europa League nel 2022-23 ai rigori contro il Siviglia, successo in Conference nel 2021-22 in finale contro il Feyenoord, eliminazione in semifinale di Europa League contro lo United nel 2020/2021, agli ottavi di Europa League nel 2019/20 per merito del Siviglia, eliminazione agli ottavi di Champions nel 2018/19 per mano del Porto ed eliminazione in semifinale di Champions per merito del Liverpool.
Quello tra Milan e Roma sarà un match quasi sicuramente equilibrato, nonostante la squadra di Pioli si favorita per la finale di Dublino e per il successo della competizione in base alle quotazioni stilate dai bookmakers. Successo che fa gola non solo a Cardinale, ma anche ai Friedkin: entrambi puntano anche al prestigio negli USA. Del resto, la vittoria del trofeo porterebbe in cassa circa 40 milioni.
