Sab. 25 Mag. 2024
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Sesto San Giovanni, aumento ticket Area C: il sindaco Di Stefano non ci sta

“Con l’aumento del costo di Area C, il sindaco Sala spinge altre macchine fuori da Milano, scaricando ancora una volta il traffico nella prima cintura di Milano. È semplice fare gli ambientalisti scaricando smog, inquinamento e automobili sulle altre città”. A dirlo è il sindaco sestese Roberto Di Stefano in aperta polemica contro la decisione dell’omologo milanese di aumentare la tariffa del ticket di ingresso in Area C, che presto passerà dagli attuali 5 euro a 7,50 euro e sarà esteso anche alle giornate festive di sabato e domenica.

Una scelta che si ripercuoterà sui Comuni confinanti con Milano dove è presente la metropolitana, come appunto Sesto San Giovanni o San Donato Milanese, trasformati in parcheggi per chi deve spostarsi nel centro città senza utilizzare la macchina, con gli inevitabili conseguenti disagi: “Così facendo – prosegue Di Stefano -, Sala dimostra nuovamente di non essere capace o, peggio ancora, di non avere interesse a sviluppare una visione d’insieme con l’Area Metropolitana”.

La giustificazione ambientalista dell’aumento del ticket di ingresso in Area C, secondo Di Stefano, maschererebbe la necessità di fare cassa del Comune di Milano: “Questo aumento nella realtà è utile solo a tentare di far quadrare un bilancio in disordine stratassando i cittadini di Milano – aggiunge – e penalizza ancora una volta anche la città metropolitana, di cui Sala spesso dimentica di essere Sindaco”. E a supporto della sua tesi sottolinea: “Se vieti l’accesso dentro il centro, allora devi favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici con prezzi scontati. Cosa che invece non avviene, con tariffe ATM aumentate vertiginosamente ed un totale disinteresse verso il prolungamento della M1, fermo da 15 anni, il cui destino è abbandonato al più totale menefreghismo della giunta milanese”.

“Non si amministra un territorio importante come quello di Milano tramite azioni unilaterali – conclude Di Stefano – ma da quanto dimostrato in questi anni, del destino dell’area metropolitana a Sala non interessa”.

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