Svolta nell’indagine su Davide Rebellin. Wolfgang Rieke, 62 anni, l’autotrasportatore tedesco che ha investito il 30 novembre dello scorso anno l’ex campione di ciclismo, è stato arrestato su mandato di arresto europeo richiesto dal gip di Vicenza. Lo ha comunicato la Procura della Repubblica di Vicenza. Il camionista si trova in stato di fermo nel carcere Münster (Germania). Secondo l’ordinanza, si legge nella nota della Procura, il decesso di Rebellin “è da imputare esclusivamente ad una pluralità di norme comportamentali da parte di Rieke”.
Non aveva prestato i soccorsi
Davide Rebellin si stava allenando lungo la SR 11 presso Montebello Vicentino quando il mezzo pesante guidato dal tedesco lo ha travolto: il camionista non ha prestato i soccorsi dovuti e ha poi fatto rientro in casa in Germania. Per l’ex corridore non c’era stato nulla da fare ed è morto sul colpo.
Rieke, 62 anni, è il fratello del proprietario dell’azienda Rieke Transporte Recke per cui lavora. L’uomo è stato individuato dalle ore immediatamente successive all’incidente e accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso. Rieke è potuto restare in patria fino a oggi perché le normative tedesche non recepiscono il reato normato dall’articolo 589 bis del nostro Codice Penale.
Il campione veronese, classe 1971, nei suoi trent’anni e più di carriera ha vinto, tra le altre cose, una Amstel Gold Race, tre edizioni della Freccia Vallone e una tappa del Giro d’Italia.
Angelo De Lorenzi
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