“Basta morti in strada”. Lo hanno detto a gran voce i 3000 partecipanti alla manifestazione di sabato 4 febbraio. Il luogo del ritrovo è stato a Milano, in piazzale Loreto, dove lo scorso mercoledì una ciclista di 38 anni Veronica D’Incà, è stata travolta e uccisa da un camion.
Il suo nome e quelli di altre 14 vittime della strada, insieme alle loro storie, sono stati letti a turno dai manifestanti, alcuni dei quali si sono sdraiati a terra.
Una manifestazione per attirare l’attenzione su un problema molto grave che interessa tutte le grandi città e in particolare il capoluogo lombardo. Molte le bici sdraiate sull’asfalto.
“Basta morti in strada”
“Questo è il momento – ha detto l’attivista Tommaso Goisis – al comune di Milano di mettere in atto ogni azione possibile affinché tragedie come quella di mercoledì scorso non accadono più. Conosciamo fin troppo bene le ragioni per cui succedono questi incidenti: non si muore per la bici, per l’assenza del casco o delle luci o per le piste ciclabili, si muore perché investiti da mezzi pesanti e automobili. Ma le strade possono essere rese sicure già oggi intervenendo sulle cause: le nostre sono richieste, non proposte, al sindaco Sala e all’assessore Censi da cui purtroppo in questi giorni non abbiamo sentito le parole che avremmo voluto udire”.
Tra i promotori della manifestazione, Davide Branca (attivista della ciclabilità), Federico Del Prete (Presidente Legambici – Legambiente per la ciclabilità), Claudio Dolente (FIAB Milano CICLOBBY), Ilaria Fiorillo (Milano in Bicicletta), Tommaso Goisis (Attivista di ‘Sai che puoi?’), Ilaria Lenzi (genitore, attivista), Angelo Lisco (Componente della Consulta per la Mobilità Attiva del Comune di Milano), Elena Milazzo (Sottosopra comunicazione) Francesco Tagariello (attivista e city manager di azienda di micro mobilità).
“Limitare l’accesso dei mezzi pesanti in alcuni orari della giornata”
Al Comune di Milano, in particolare, gli attivisti della mobilità dolce chiedono di avere una città a 30 km all’ora, di limitare l’accesso dei mezzi pesanti solo in alcuni orari della giornata come già accade in città come Londra.
Il 24 gennaio era stato organizzato con successo un flash mob in alcune città italiane per attirare l’attenzione sui problemi del muoversi con le biciclette nei centri urbani.
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Angelo De Lorenzi