Ven. 29 Mar. 2024
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Non è pausa se non c’è un buon caffè

La pausa caffè è un momento di pausa durante una stancante giornata lavorativa o di studio, per ricaricare le energie e socializzare.  È già dagli albori del ‘900 che alcune aziende hanno deciso di concedere questo benefit ai propri dipendenti, come la Barcalo Manufacturing Company nello stato di New York, che offriva anche un caffè gratuito a tutti i lavoratori. C’è chi pensa che questa tradizione sia legata proprio all’invenzione della macchinetta per la produzione del caffè: nel 1901, infatti, Luigi Bezzera progettò una macchina a pressione per la realizzazione di questa bevanda, al fine di velocizzare il consumo della stessa tra i dipendenti. Dopo la seconda guerra mondiale, invece, comparvero negli uffici i primi distributori di caffè, ma solo nel 1952 si iniziò a parlare di “pausa caffè” o “coffee break”.

Perché bere il caffè durante la pausa

Bere una tazzina di caffè quando si stacca per la pausa in ufficio (e non solo) è una buona abitudine per diversi motivi. La caffeina, infatti, favorisce la concentrazione e la produttività ed è energizzante. Per questa ragione, dopo il caffè si lavora o studia meglio, e si è meno soggetti allo stress. In poche parole, bevendo una buona tazzina di caffè durante la pausa è possibile ricaricare le pile e affrontare al meglio il prosieguo. Il caffè, inoltre, è utile anche in caso di lavori che richiedono sforzi fisici, perché favorisce l’azione della noradrenalina e della dopamina, neurotrasmettitori dall’effetto energizzante. Ciò significa che il caffè favorisce i riflessi, migliora la coordinazione neuromuscolare e diminuisce il senso di stanchezza fisica, insomma, è la bevanda ideale per chi deve fare uno sforzo.

Fare una pausa caffè con i colleghi rafforza il legame

Riuscire a creare un “gruppo” tra i lavoratori è una cosa fondamentale per qualsiasi datore di lavoro. Non a caso sempre più aziende hanno deciso di inaugurare al proprio interno delle vere e proprie aree relax in cui i dipendenti possono effettuare la propria pausa in compagnia, degustando un’ottima tazza di caffè, magari accompagnata anche da qualche snack. In questo modo è possibile creare un momento di aggregazione, alleviare la tensione all’interno degli ambienti di lavoro e creare un ambiente confortevole al fine di massimizzare il rendimento dei propri lavoratori. È risaputo che un ambiente di lavoro sano aumenta il rendimento e la produttività dei lavoratori.

Quando va fatta la pausa caffè?

In genere, la pausa caffè va fatta quando c’è un calo della concentrazione e dell’attenzione sul lavoro. È risaputo, infatti, che dopo alcune ore si inizia a perdere la concentrazione e continuare a fare ciò che si sta facendo potrebbe essere difficile. Di conseguenza, in questi casi potrebbe essere un’ottima idea fare una piccola pausa e degustare un caffè, magari in compagnia. Bisogna considerare, però, che non ci si può allontanare dalla propria scrivania con molta frequenza, per questo motivo bisognerebbe trovare il momento giusto per farla. Per questo motivo, è preferibile aspettare almeno dopo 2-3 ore di lavoro a ritmi intensi, per poi riprendere a lavorare per il resto delle ore dopo essersi riposati.

 

 

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