Come in tanti sapranno già, il doppiatore è la figura che presta la propria voce ai personaggi del piccolo e del grande schermo (e non solo). Dai film alle serie TV, passando per i cartoni animati e i documentari, i doppiatori sono un elemento fondamentale di questa “macchina”. Diventare doppiatore può sembrare in apparenza un compito facile, ma per avere successo in questo campo è necessario possedere determinate competenze e formazione. Oggi scopriremo dunque le info più importanti per intraprendere questa carriera e per lavorare all’estero.
Requisiti per diventare doppiatori
Per diventare un doppiatore e avere l’opportunità di esercitare questa professione (in Italia o all’estero), bisogna essere in grado di sviluppare la voce di un personaggio, avere buone capacità di recitazione e saper lavorare bene sotto pressione. Esistono diversi modi per diventare doppiatori. Si può frequentare una scuola o un laboratorio appositi, di solito forniti dalle scuole di teatro e di recitazione, oppure si possono addirittura seguire dei corsi online. Naturalmente, chi ambisce a lavorare all’estero deve seguire una serie di step. Prima di compiere tale scelta, è importante documentarsi a dovere sull’iter burocratico da seguire in questi casi. Ad esempio, potrebbe rivelarsi particolarmente utile leggere alcune guide apposite sul funzionamento della partita iva all’estero, così da non farsi trovare impreparati.
Inoltre, per diventare un doppiatore di successo è necessario fare molta pratica e partecipare a diversi casting, per iniziare a costruire il proprio curriculum. Di norma si comincia sempre con i piccoli progetti, a meno di non essere notati subito, se si possiede un talento fuori dal comune; va da sé che il guadagno di un doppiatore alle prime armi sarà ben diverso da un doppiatore con anni di esperienza. Solo con il lavoro pratico e costante, si potranno raggiungere dei livelli più alti.
Infine, è importante fare rete con gli altri professionisti e partecipare agli eventi di settore. Ad ogni modo, per lavorare in questo campo bisogna avere due doti essenziali: pazienza e abnegazione.
Pro e contro della professione di doppiatore
Come per ogni professione, anche per il doppiatore ci sono sia lati positivi che negativi. Tra i pro c’è l’opportunità di lavorare a progetti interessanti e di livello internazionale, oltre alla possibilità di prestare la propria voce ad alcune delle star del cinema e del piccolo schermo più amate di sempre. Inoltre, un doppiatore alle volte può dar libero sfogo alla propria creatività, e creare qualcosa di unico, destinato a rimanere impresso nelle pagine della storia. Basti ad esempio pensare a Carlo Bonomi, diventato famoso per il doppiaggio del simpatico pinguino Pingu. Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi. Si parla ad esempio dei turni infiniti, con ore e ore passate dietro ad un microfono, oppure delle entrate iniziali, che saranno piuttosto basse. Inoltre, un doppiatore deve essere preparato ad affrontare un settore in cui la concorrenza è elevatissima, e deve costantemente affinare le proprie capacità, per farsi notare dalle grandi produzioni.