Mar. 21 Gen. 2025
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Tra genio e passione per il lavoro. Nasce “La Collezione”, il Museo delle bici di Ernesto Colnago

Ci sarà la bici del record dell’ora di Eddy Merckx, quella di Saronni del mondiale di Goodwood, le cinque specialissime vittoriose a Roubaix con la Mapei e tante altre chicche ciclistiche. Sorgerà a Cambiago “La Collezione”, mille metri quadrati espositivi creati da Ernesto Colnago, visionario costruttore di bici destinate ai campioni e ai tanti ciclisti amatoriali che si dilettano di fatica nei fine settimane con gli stessi mezzi usati dai professionisti.

Sarà un vero e proprio museo della bicicletta e sarà inaugurato a fine anno nel borgo della Martesana alle porte di Milano: mille metri quadrati a disposizione di tifosi, pubblico,
appassionati della bicicletta.

Colnago ha compiuto 90 anni a febbraio ed è un’icona non solo della storia del ciclismo, ma anche dell’imprenditoria. La sua storia è un romanzo. Da giovane andava in bici
e aspirava a diventare un campione, ma non ne aveva la stoffa. Alla Milano- Busseto nel 1950 cadde dopo il traguardo. In casa non riusciva a stare con le mani in mano e così iniziò
a riparare biciclette; 25 a settimana. In sei giorni guadagnò i soldi di un mese di lavoro in fabbrica. Da allora iniziò la parabola professionale di Colnago: da garzone di bottega ad artigiano, sino a diventare imprenditore conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue bici usate dai corridori professionisti.

“Il genio? E’ anche fatica”. Così si è espresso al Politecnico di Milano, durante un incontro con gli studenti. Quando Colnago spiega il suo metodo di lavoro racconta questo aneddoto: “Un’idea poteva venirmi anche di notte. Di fianco al letto sul comodino c’era sempre un foglietto bianco per scrivere i miei appunti”.

Il lavoro per Ernesto? Sicuramente una passione.

Angelo De Lorenzi

 

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