“Il turno notturno? Per me è un’opportunità e una soluzione per conciliare i tempi del lavoro con le esigenze della famiglia”. Lidia Ilacqua è una giovane donna, single, con una figlia di 11 anni. La incontriamo dove lavora nel ristorante McDonald’s di via Valtellina di Euroristoro del Licenziatario Giacomo Bosia, che gestisce 21 ristoranti tra Milano e Hinterland.
Incontrare giovani donne impegnate nel mondo del lavoro non è più una novità, ma il loro impegno non è sempre una passeggiata, come nel caso di Lidia. “Ho iniziato 14 anni fa in McDonald’s – racconta – ed è stato il mio primo lavoro. L’esordio professionale è avvenuto nel ristorante di via Fulvio Testi a Cinisello Balsamo. Poi mi è stato chiesto di partecipare all’apertura del ristorante del Centro Commerciale Fontana. Ho vissuto con orgoglio e partecipazione questa tappa perché ogni nuova apertura è un momento importante del lavoro. Nel 2015 sono stata per due settimane all’Expo di Milano nel ristorante di McDonald’s allestito dalla Compagnia”.
Tante tappe di un unico percorso ogni giorno sempre più stimolante, ma nella vita di Lidia non c’è ovviamente solo il lavoro: il matrimonio, una figlia da seguire da sola dopo la separazione dal marito: “Conciliare la professione con la vita famigliare non è affatto semplice, però io ho trovato sempre opportunità e disponibilità nell’azienda dove lavoro. La possibilità di lavorare di notte mi permette di pianificare e organizzare al meglio le altre attività quotidiane, per esempio accompagnare la figlia a scuola o dai nonni”.
“Il lavoro è una strada per crescere sempre più anche come persona. I risultati raggiunti dal punto di vista economico mi hanno resa più autonoma.”
“La separazione – aggiunge – è stato un periodo molto duro della mia vita, ma ho trovato aiuto e disponibilità nel posto di lavoro. I miei colleghi mi sono sempre stati vicini e i superiori mi hanno messo nelle condizioni migliori per affrontare la situazione”. La crescita professionale di Lidia è quindi stata possibile nel tempo grazie al supporto dell’azienda.
“Devo molto ai corsi di formazione interni e soprattutto alla stima dei responsabili nei miei confronti. Nel 2018 ho iniziato a ricoprire un ruolo manageriale; da allora ho delle responsabilità specifiche e gestisco un business. Seguo inoltre i ragazzi più giovani, mi occupo della loro formazione. Il fatto di essere mamma mi facilita nello svolgimento di questo lavoro, perché per molti sono diventata anche un punto di riferimento per lo svolgimento di alcune attività”.
“Posso dire che qui ho trovato una famiglia, la disponibilità dei colleghi, i valori condivisi di un team, tanta flessibilità molto utile a chi si trova in condizioni come le mie. I direttori hanno creduto nelle mie potenzialità e credo che la stima personale nei confronti dei collaboratori rappresenti uno dei fattori decisivi che decretano il successo di un’azienda”.