Mer. 24 Apr. 2024
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“Gli imprenditori del Nord Milano non temono le sfide”

Dopo la pandemia è arrivata la guerra. Non è un periodo facile per chi ha la responsabilità di una impresa. In tale contesto fare squadra diventa ancora più importante. L’Associazione Imprenditori Nord Milano presenterà le prossime iniziative a partire dalla proposta di nuovi incontri per discutere temi di grande impatto sul territorio. A partire dal PNRR… L’intervista al Presidente, Davide Roccaro

Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina con le enormi ripercussioni sul tessuto economico produttivo. Al mondo delle imprese, la cronaca sembra non conceda un attimo di respiro. Per gli imprenditori, abituati ad affrontare gli imprevisti, il mare agitato, le incognite che si celano dietro l’angolo, sono le ennesime sfide.

All’Associazione Imprenditori Nord Milano si è consapevoli della criticità della situazione, ma si pensa comunque in modo positivo, certi di riuscire a trovare soluzioni nel breve periodo e con la speranza che lo scenario generale migliori. Le recenti modifiche organizzative dell’Associazione sono il segno della volontà di continuare a essere protagonisti nel territorio.

“Il mese scorso – racconta il Presidente, Davide Roccaro – abbiamo rinnovato il consiglio direttivo e deciso di ridurre i consiglieri da 12 a 7. Da questo nuovo assetto – più agile– ci aspettiamo un’azione più efficace per quanto riguarda la relazione con il territorio e la possibilità di essere presenti anche in contemporanea a varie iniziative. La presenza nelle attività nel Nord Milano è uno dei nostri tratti caratteristici. Recentemente, per esempio, siamo stati fra i partner di “Orienta Lavoro”, iniziativa nata dalla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche Giovanili e l’assessorato alle Politiche Educative, Formazione e Lavoro del Comune di Cinisello Balsamo. Sono stati coinvolti ragazzi di quarta e quinta superiore chiamati a presentare i loro progetti imprenditoriali. Nell’ambito di questa manifestazione il nostro vicepresidente, Rocco Bronte, ha raccontato ai ragazzi quali sono le aspettative degli imprenditori nei confronti di chi si presenta a un colloquio di lavoro.

Qual è la mission della vostra associazione? Ricordiamolo ancora per chi non vi conosce.
Concentriamo la nostra attività principalmente sulle relazioni declinate nelle diverse situazioni, sia fra le stesse imprese, sia con le istituzioni. Organizziamo incontri su temi di forte interesse: il prossimo riguarderà il PNRR, argomento di cui tutti parlano, ma che va ben studiato e approfondito. Si tratta di una grande opportunità, ma il tema non è affatto semplice, occorre avvicinarsi all’argomento e cercare di comprenderlo. A tal proposito inviteremo alcuni esperti. L’evento si svolgerà a inizio giugno. Comunicheremo presto la data; mentre a maggio organizzeremo un incontro durante il quale presenteremo l’associazione, le nostre linee programmatiche e gli obiettivi del nuovo consiglio. Sarà un incontro informale allietato da un aperitivo.

Avete delle novità in serbo per quest’anno?
Pensiamo di allargare la nostra proposta a un maggior numero di imprenditori che potrebbero partecipare alla nostra vita associativa in qualità di sostenitori. Sarà una modalità nuova per iniziare a frequentarci, con la possibilità di valutare l’opportunità di fare un passo ulteriore e diventare soci a tutti gli effetti.

Una domanda di stretta attualità: come state vivendo – da imprenditori – l’attuale situazione? Prima c’è stata l’emergenza pandemica, poi è arrivata la guerra…
Dopo due anni di pandemia e ancor prima di esserne usciti definitivamente, è arrivata la guerra in Ucraina. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: sia quelle oggettive, sia quelle di ordine psicologico. I costi di gas ed energia sono raddoppiati e in alcuni casi addirittura triplicati, ma le imprese non possono aumentare di colpo i prezzi come si fa con la benzina. Ci sono imprenditori che hanno firmato contratti della durata pluriennale e non possono modificarli. Dobbiamo quindi convivere con le difficoltà e navigare un po’ a vista. Come è nello spirito di noi imprenditori, siamo sempre chiamati a trovare la soluzione ad ogni problema. Per quanto riguarda l’aspetto psicologico, possiamo dire che la guerra incida parecchio sia sull’aspetto dei consumi, sia per quanto riguarda gli investimenti. Noi imprenditori siamo sempre chiamati a operare scelte. Mi conviene fare adesso un investimento oppure è meglio aspettare? Ora preferiamo attendere perché vogliamo capire quali saranno gli sviluppi della situazione.

Segnali di speranza?
Quando il periodo peggiore della pandemia stava per allontanarsi e la guerra non era ancora iniziata abbiamo avvertito segnali di una forte ripresa. Il potenziale c’è. Il nostro tessuto imprenditoriale è pronto per la ripresa, c’è voglia di ripartire. Allo stesso tempo gli imprenditori sono oggi molto attenti a cercare di comprendere lo scenario entro il quale si trovano a operare.

Qual è il giudizio attuale sulle imprese del Nord Milano?
Le imprese sane che operavano cinque anni fa sono ancora ben presenti sul mercato e non sono state travolte dalle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria. Ci sono e sono pronte a rimettersi in gioco. Sicuramente alcuni comparti hanno sofferto più di altri e alcune realtà imprenditoriali si interrogano se vale la pena continuare oppure no. In generale la situazione è positiva perché le nostre aziende hanno la fortuna di operare in un contesto economico favorevole. Sono convinto che grazie all’intraprendenza degli imprenditori ci siano tutti i presupposti per tornare ai livelli raggiunti prima della pandemia.

Che cosa chiedete alla politica e agli amministratori che partecipano spesso agli incontri della vostra associazione?
L’Associazione Imprenditori Nord Milano non è schierata politicamente. Crediamo sia importante avere un rapporto e dialogare con tutte le realtà politiche e istituzionali presenti sul nostro territorio. È un dato di fatto che la composizione politica sia rappresentata dagli amministratori di centro destra, ma noi desideriamo dialogare con tutti.

A cura di Angelo De Lorenzi

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