Sab. 20 Apr. 2024
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Cormano, 100 anni di Busi, Re delle chiacchiere

Chi dice Busi dice chiacchiere. In quel di Cormano, e non solo, la pasticceria di via Gramsci 19 è un’istituzione giunta quest’anno a festeggiare ben 100 anni di storia che l’ha indiscutibilmente incoronata regina del dolce tipico del Carnevale da ormai tre generazioni.

La storia di Busi affonda le sue radici nel 1921, con il nonno Marino che insieme alla moglie apre a Milano un piccolo forno. Agli inizi è un’attività di dimensioni modeste, ma nel tempo la passione per il mestiere e la qualità dei prodotti conquistano i palati dei clienti che, grazie al passaparola, cominciano a diventare sempre più numerosi. Il piccolo forno a quel punto non è più sufficiente per produrre i dolci, così la famiglia si sposta a Cormano in uno spazio più ampio dove affiancare la produzione alla vendita. Si ingrandisce la sede e nello stesso tempo anche la fama dei dolci prodotti dall’azienda, delle chiacchiere in particolare, primo e particolarmente rinomato prodotto a marchio Busi che viene anche acquistato per essere poi esposto in altre rivendite.

Quella della famiglia Busi è una storia che ha il sapore della tradizione e della passione che anima la produzione di eccellenze del gusto, tramandata dal nonno fino alla terza generazione che attualmente ha in gestione l’attività di famiglia. Proprio nei giorni scorsi la Pasticceria Busi ha ricevuto la visita del sindaco Magistro, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione, per portare le felicitazioni e l’augurio di un cammino lungo e prospero a questa attività che tutto l’anno sforna dolci artigianali di altissima qualità e che nel periodo di carnevale diventa meta di pellegrinaggio per i golosi, con il piccolo spaccio aziendale che lavora senza sosta per servire tutti i clienti che aspettano pazientemente in fila pur di uscire con la caratteristica scatola bianca da portare a casa come un tesoro. Con l’occasione il sindaco ha consegnato ai due fratelli, titolari della pasticceria, un piccolo diploma, simbolo dell’attenzione dell’Amministrazione alle attività produttive del territorio.

La sorpresa, l’incredulità e la commozione negli sguardi e nelle parole dei signori Busi ci hanno fatto capire quanto è importante per un’amministrazione comunale farsi vicina al proprio territorio anche con piccoli gesti come questi – spiega il sindaco – Non gli era mai successo, mi ha detto il signor Busi, e proprio per questo il nostro piccolo regalo ha avuto un significato ancora più grande per loro, che mi hanno raccontato la loro storia e mi hanno fatto capire come dietro un’azienda, un negozio, un’attività lavorativa ci siano vicende e persone che sono la nostra ricchezza e vanno valorizzati”. 

 Una lunga chiacchierata e poi una visita al laboratorio dove, terminata la produzione intensiva per il carnevale, “alta stagione” per il dolce più rinomato di Busi, in attesa della nuova annata si procede alla pulizia intensiva del reparto chiacchiere, e intanto si continuano a produrre torte e biscotti fatti, come tengono a sottolineare i signori Busi: “Con il burro vero, le uova vere, non quelle cose nei bidoni”. E da lì non esce niente se non c’è la loro approvazione: “È una vita di sacrificio, ma la dimensione artigianale vuol dire proprio questo, vogliamo vendere i nostri prodotti con la coscienza di aver fatto un lavoro all’altezza degli standard qualitativi che noi stessi ci siamo dati”. 

In occasione degli auguri per i cento anni di attività della Pasticceria Busi, l’Amministrazione si è data come obiettivo di continuare a sviluppare un rapporto di attenzione e valorizzazione delle aziende del territorio: “Magari – ipotizza il sindaco – trovando un modo per costruire e condividere anche con i cittadini un patrimonio di conoscenza e orgoglio per le eccellenze che abbiamo nella nostra città”. 

Di Micol Mulé

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