Ven. 29 Mar. 2024
HomeCronacaNord Milano, la scomparsa di Mauro Bellugi, spirito guerriero. Era ricoverato a...

Nord Milano, la scomparsa di Mauro Bellugi, spirito guerriero. Era ricoverato a Niguarda

Ci lascia un grande personaggio del calcio, Mauro Bellugi; un uomo di carattere entrato nel cuore di tanti sportivi. Bellugi pochi mesi fa aveva subito l’amputazione delle gambe per le conseguenze del Covid. Era stato ricoverato all’ospedale Niguarda  a Milano e sembrava essersi ripreso e invece non ce l’ha fatta a causa di complicazione sopraggiunte. Le conseguenze del virus, per lui si sono rivelate devastanti e hanno spinto i medici a sottoporlo ad un intervento per l’amputazione delle gambe. Un’operazione obbligata per non rischiare che l’infezione si estendesse anche al resto del corpo. Purtroppo però i postumi della malattia non gli hanno lasciato scampo, con le sue condizioni fortemente debilitate.

La grinta e il sorriso di Mauro Bellugi

Così lo ricorda l’Inter  sul sito ufficiale: Se il calcio è così amato è perché quando le storie del campo diventano storie di vita i calciatori non sono solo campioni ma degli esempi. Mauro Bellugi per il calcio e per l’Inter è stato questo: un combattente, un compagno di squadra fedele, un avversario stimato (…)  Tra i momenti più belli delle sue 137 presenze in nerazzurro dal 1969 al 1974 anche la conquista dello Scudetto del 1970/71, un trofeo rincorso e conquistato con tutta la grinta che ha sempre contraddistinto il suo modo di giocare, il suo amore per il calcio e per la vita. Il suo spirito da guerriero l’ha accompagnato sempre, dalle battaglie per diventare “grande” a quelle più difficili che hanno caratterizzato l’ultimo periodo della sua vita. 

Il famoso gol di Mauro Bellugi al Borussia

Bellugi è stato  ex difensore di Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese.  L’ex calciatore e opinionista televisivo negli scorsi mesi aveva commosso tutti, con la sua storia personale, dimostrando il suo proverbiale piglio.  L’ex calciatore aveva dimostrato la sua grande forza d’animo già nel modo in cui aveva reagito, alla perdita degli arti inferiori che tante gioie gli avevano regalato in carriera: “Il dottore mi ha tagliato proprio la gamba con la quale feci gol al Borussia Mönchengladbach. Lo volevo denunciare (scherza, ndr). È stato il mio unico gol anche perché ai miei tempi dovevi marcare grandissimi attaccanti. Appena esco e avrò le protesi che mi permetteranno di camminare da solo, andrò a trovarli”. Ai tedeschi, Bellugi realizzò infatti l’unica rete della carriera, nella partita di Coppa dei Campioni del 3 novembre 1971, vinta 4-2 dall’Inter.

In memoria di Bellugi, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha disposto l’effettuazione di un minuto di raccoglimento su tutti i campi

 

ARTICOLI CORRELATI