Sab. 20 Apr. 2024
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Paderno Dugnano, scuola e Dad. Lettera aperta dei Genitori del Consiglio d’Istituto del Carlo Emilio Gadda

Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore con la Lombardia diventata “zona Rossa” – seppur sub judice – dall’altra parte l’ultima presa di posizione del CTS che dà il via libera per il ritorno a scuola, benché non a ranghi completi, anche negli Istituti Superiori, noi genitori ci sentiamo davvero disorientati e, allo stesso tempo, preoccupati per il futuro dei nostri ragazzi. Dalle Istituzioni, specialmente quelle Superiori, servirebbero indicazioni certe e, soprattutto, calate in un contesto di prospettiva.

Purtroppo, invece, il discorso della DAD al 100% sta facendo – e noi crediamo abbia già fatto – danni incalcolabili dal punto di vista relazionale e nella formazione di studenti come i nostri in primis, che stanno attraversando la fase adolescenziale e non possono certamente essere costretti, o comunque avere la concezione della Scuola come di un semplice monitor dal quale vedere docenti e compagni di classe coi quali, in alcuni casi – ci riferiamo qui al caso evidentemente delle prime classi – non c’è stata neppure la possibilità di condividere esperienze reali ed instaurare amicizie. Da qui la nostra decisione di prendere carta e penna e scrivere questa lettera aperta che ha intenti esclusivamente costruttivi ed è spinta dal desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ad un tema che viene colpevolmente relegato tra gli ultimi.

Anche perché al “Gadda” quel “patto educativo” che noi invochiamo da tempo tra Scuola e Genitori è qualcosa già di reale da mesi. In questo non possiamo che esprimere parole di apprezzamento per la disponibilità del Dirigente Scolastico rispetto ad una DAD (Didattica a Distanza) rivista in meglio, senza dimenticare gli intensi sforzi sotto il profilo organizzativo che avrebbero permesso ai nostri ragazzi di rientrare tranquillamente in aula in sicurezza lo scorso 7 gennaio. Ma in questo ‘Patto educativo’ serve un terzo tassello, ancorché insostituibile, ossia le Istituzioni.

Sono loro che definiscono le regole del gioco e che devono comprendere come le azioni e le decisioni di oggi avranno ripercussioni pesanti sulla Società degli anni futuri. Ciononostante, da parte nostra, e pur consapevoli che non siamo noi a definire la cornice dentro alla quale dobbiamo muoverci, confidando in un ripensamento operoso in vista del prossimo 25 gennaio (*data ultima che era stata indicata rispetto al ritorno sui banchi dei nostri ragazzi prima della definizione della zona rossa per la Lombardia), vogliamo avanzare proposte concrete con il solo intento di migliorare quanto si sta già facendo e cercando, come scritto poco sopra, di porre le basi per creare quella ‘relazione’ essenziale all’interno di ogni contesto di crescita didattica educativo. In primis pensiamo a degli incontri in sicurezza tra i nostri docenti e gli studenti in piccoli gruppi.

Pensiamo che questo possa contribuire a ricreare quella ‘familiarità’ con il contesto scolastico e consenta di andare oltre la barriera dello schermo. Perché le emozioni e le difficoltà emergono solo dal contatto diretto, ovviamente sempre in sicurezza. Sotto quest’aspetto, peraltro e come già ribadito, il “Gadda” in tutti questi mesi ha sempre dimostrato di essere un presidio per la sicurezza e la salute dei nostri studenti e di tutti coloro che lo hanno frequentato, perciò riteniamo questa proposta assolutamente praticabile. In secondo luogo, pensiamo che i grandi spazi all’aperto di cui dispone la nostra Scuola potrebbero essere utilizzati per l’attività motoria, così come per organizzare lezioni “open air” quando il clima lo permetterà, un’esperienza già portata avanti in diversi contesti milanesi.

La nostra, beninteso, non avrebbe e certo non vorrebbe essere un’azione di protesta. Al contrario siamo convinti che rientri nel novero di quelle proposte di ‘buon senso’ assolutamente fattibili e a rischio zero, ma che potrebbero contribuire in modo sostanziale a far rivivere il clima scolastico a chi è da mesi costretto in casa dietro ad un pc. Questa lettera intende essere solo l’inizio di un percorso di confronto che come genitori rappresentanti intendiamo portare avanti anche grazie all’aiuto dei mass media. Non lo facciamo, come vedete, alzando la voce, ma individuando soluzioni percorribili e realistiche. Occorre una presa di coscienza generale che accanto ad una pandemia sanitaria ce n’è una sociale ed educativa ancor più grave per la quale oggi l’unico vaccino possibile è tornare a scuola
il prima possibile. Lo dobbiamo fare al più presto con l’aiuto di tutti.

I Genitori del Consiglio d’Istituto del Carlo Emilio Gadda di Paderno Dugnano

 

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