Gio. 18 Apr. 2024
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Cinisello Balsamo, pista pattinaggio via Mozart: per il Tar ha ragione il Comune

La gestione dell‘impianto di pattinaggio di via Mozart resterà in capo all’Amministrazione comunale per garantire un servizio equo ed essere messa a disposizione di tutti. Così ha stabilito la sentenza del Tar, esprimendosi in favore del Comune di Cinisello Balsamo in merito al ricorso proposto dall’Associazione ASA che, nel mese di ottobre, si è vista revocare la gestione della pista.

La vicenda risale al gennaio scorso, quando la società sportiva ITK aveva chiesto al gestore Asa la possibilità di utilizzare l’impianto di pattinaggio di via Mozart. In quell’occasione, i dirigenti Asa non avevano accolto la richiesta per incompatibilità degli orari di utilizzo della struttura, cui si è poi aggiunta anche l’emergenza sanitaria a costituire un ulteriore impedimento per il gestore, derivato dalla responsabilità oggettiva che ricade su quest’ultimo. A questo proposito la società ITK si era impegnata al rispetto dei protocolli anti Covid, facendosi anche carico di ulteriori spese al fine di andare incontro a tutte le esigenze del gestore. Niente da fare, nessun accordo tra le parti. A nulla sono valsi i ripetuti tentativi di mediazione del Comune che, a ottobre, si è vista costretta a revocare all’Associazione sportiva ASA, gestore dell’impianto dal 2009, la gestione della struttura di pattinaggio.

Il contratto stipulato con l’Asa prevedeva infatti che la struttura dovesse mantenere una funzione pubblica a tutti gli effetti e non dovesse caratterizzarsi a uso esclusivo del gestore, convenendo che, per tutta la durata della convenzione, la pista fosse aperta alla comunità e all’intero associazionismo locale e culturale senza distinzioni di sorta. Inoltre, la Concessionaria doveva garantire, su indicazione dell’Amministrazione, spazi per le associazioni di pattinaggio a rotelle di Cinisello Balsamo o di altri Comuni per le attività di allenamento settimanale. Prevista da contratto anche la facoltà, da parte dell’Amministrazione, di richiedere spazi per altre associazioni per discipline sportive compatibili con le caratteristiche strutturali e tecniche dell’impianto.

 Subito dopo la revoca, l’Associazione non aveva indietreggiato di un millimetro, facendo ricorso al Tar per impugnare l’atto. Ieri, però, il pronunciamento del Tribunale Amministrativo ha dato ragione al Comune. 

L’esito della sentenza non ci sorprende – commenta l’assessore allo Sport, Daniela Maggi – Prima di arrivare alla revoca, per circa un anno, abbiamo fatto il possibile per mediare e trovare una soluzione”. E parla di scelta necessaria a tutela degli atleti che erano costretti ad allenarsi per strada anziché in una struttura a loro dedicata: “L’intervento dell’Amministrazione ha permesso di garantire un corretto servizio della pista e un utilizzo equo da parte di entrambe le società sportive – prosegue – Questa soluzione favorisce i bambini e i ragazzi, proprio in nome dei valori dello sport che sono il rispetto, la collaborazione e la condivisione”.

 Di Micol Mulé

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