Sab. 20 Apr. 2024
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Nord Milano, Parco Nord: iniziati i lavori nelle aree di compensazione ma è ancora polemica sulla vasca

[textmarker color=”E63631″] NORD MILANO -[/textmarker] Come anticipato lo scorso luglio, in questi mesi sono state portate avanti le procedure di acquisizione e consegna al Parco Nord Milano delle prime aree di compensazione dell’opera idraulica per il torrente Seveso, la famigerata vasca di laminazione al centro di una lunga serie di polemiche.

Nelle aree acquisite, che corrispondono a circa 11 ettari complessivamente, sono iniziati gli interventi di riqualificazione e di piantagione attraverso nuove aree boschive, filari, prati e percorsi fruibili. In particolare, nell’area di circa 4,8 ettari ex “Fondazione Alfonso Pini”, il Parco ha iniziato con i lavori di pulizia, sistemazione e preparazione del terreno per la piantagione di nuovi alberi e arbusti.

In queste settimane infatti, sono stati puliti sia il laghetto che il canale a nord dell’area, sono state effettuate le potature dei filari già presenti e sono state seminate le piantine per creare un nuovo prato fiorito a sud dell’area che per 200 metri di lunghezza proseguirà l’apistrada dei fiori, già presente nel Parco, verso il velodromo. Il progetto di riqualificazione dell’area prevede, inoltre, la creazione di un prato di circa 3 ettari aperto alla fruizione attraverso percorsi pedonali, ciclabili e specchi d’acqua per accogliere il rospo smeraldino -specie protetta ampiamente diffusa nel Parco- e ospiterà una “chiocciola decorativa” costituita da una cinquantina di alberi ad alto fusto tra tigli e bagolari. Oltre un ettaro di superficie inoltre sarà forestata, il Parco ha già iniziato la piantagione di circa tremila piante forestali autoctone.

“Grazie alla collaborazione con i Comuni di Milano e Bresso e con Regione Lombardia, il patrimonio verde del Parco si amplia attraverso gli interventi di riqualificazione e riforestazione di una delle aree di compensazione della vasca per il Seveso” spiega il presidente del Parco, Marzio Marzorati. “Il Parco Nord Milano ha ottenuto rilevanti compensazioni che andranno a migliorare la qualità ambientale del territorio e, grazie alla vocazione del Parco, contribuiranno alla valorizzazione della natura in città e della fruizione culturale e sociale. Per l’occasione abbiamo anche ripreso la costruzione dell’apistrada dei fiori che diventa una connessione importantissima a sostegno della biodiversità dell’indissolubile legame tra api e fiori”.

Considerata la situazione attuale e ai fini di garantire il rispetto delle norme di sicurezza, per quest’anno le attività di piantagione non saranno aperte al pubblico come di consueto, precisano dal Parco, assicurando che i lavori di riqualificazione e la trasformazione del paesaggio dell’area interessata potranno comunque essere apprezzati da tutti in occasione di passeggiate al Parco nelle prossime settimane.

Intanto i lavori del cantiere per la realizzazione della vasca anti esondazioni del Seveso procedono senza sosta causando molti disagi agli abitanti della zona di Bresso interessata dagli interventi. Il comitato No Vasca segnala – con tanto di video – vibrazioni importanti all’interno delle case e rumori incessanti che mettono a dura prova i nervi degli abitanti di via Papa Giovanni, molti di loro costretti a casa in smart working.

La situazione ha richiesto l’intervento del sindaco di Bresso, Simone Cairo, che in un post su Facebook ha spiegato: “Ho ricevuto moltissimi messaggi email dai miei concittadini del quartiere Papa Giovanni XXIII che denunciano la situazione insostenibile del cantiere della vasca di laminazione del Parco Nord, nel territorio del Comune di Milano – ha scritto – Tutti dicono la stessa cosa: 12 ore al giorno di vibrazioni continue e rumori forti”.

Il primo cittadino non ha perso tempo e ha provveduto a sollecitare ARPA a monitorare il cantiere e le modalità con le quali viene gestito, auspicando un intervento tempestivo. “Il Comune di Bresso può e aggiungo deve, chiedere l’intervento rapido di chi è preposto per legge a controllare che le attività nei cantieri siano gestite correttamente rispetto alla normativa vigente e nei limiti che la legge prevede e permette”, ha aggiunto, rivolgendosi poi al presidente del Parco Nord: “Rinnovo ancora l’invito a visitare insieme al sottoscritto e ai cittadini del Quartiere la zona del cantiere per capire se quanto sta avvenendo è compatibile con un’oasi di pace e di verde come era il Parco Nord”.

 

 

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