Gio. 25 Apr. 2024
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Cinisello Balsamo, il futuro di Villa Breme Forno torna a far discutere

[textmarker color=”E63631″] CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Il PD e Cinisello Balsamo Civica tornano sul futuro di Villa Breme Forno denunciando quello che definiscono un “preoccupante silenzio” dell’Amministrazione comunale circa le sorti della struttura, dopo la manifestazione d’interesse aperta lo scorso agosto.

“Solo pochi mesi fa il Sindaco Ghilardi annunciava l’avvio di una manifestazione d’interesse che mirava a “rendere Villa di Breme Forno un polo di riferimento per l’innovazione di Cinisello Balsamo” – spiegano Andrea Catania ( a destra, nella foto) e Gianfranca Duca ( a sinistra nella foto), rispettivi capigruppo di Pd e Cinisello Balsamo Civica – annunci roboanti che, dopo la scadenza del 30 settembre, si sono risolti in un nulla di fatto”. Stando a quanto è emerso a seguito dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Pd lo scorso novembre, sarebbero soltanto due i soggetti che hanno preso parte alla manifestazione d’interesse, un consorzio bibliotecario e un’associazione esterna a Cinisello Balsamo.

“Ha lasciato basiti scoprire che l’attuale soggetto gestore della Villa, l’Università degli Studi Milano Bicocca, non sia stato neanche incontrato ufficialmente prima di lanciare la manifestazione d’interesse ed abbia deciso di non partecipare al suddetto avviso – sottolineano rincarando la dose – siamo di fronte al preoccupante dilettantismo di una Giunta che si occupa del futuro di Villa Forno come se fosse un qualunque edificio comunale”. Per i due partiti all’opposizione il mancato dialogo con l’Università rappresenta un grave errore, così come l’aver stabilito una base di partenza di affitto di 336.000 euro, che potrebbe rivelarsi difficilmente sostenibile alle attuali condizioni di mercato.

“Dopo dieci anni dalla sua riapertura, è giunto senz’altro il momento di fare una riflessione su cosa ha funzionato meglio e cosa invece va migliorato ma la presenza dell’Università deve restare il cardine di qualunque ragionamento” concludono, chiedendo al Sindaco di avviare un ragionamento serio con Bicocca, chiamando al tavolo anche altri soggetti, come Assolombarda stessa o il  CSBNO (Consorzio Bibliotecario), che, lavorando insieme, “potrebbero promuovere un rilancio di Villa Forno attraverso l’ampliamento dello spazio di coworking e dei servizi a sostegno delle startup e delle imprese e il rafforzamento delle iniziative di carattere culturale rivolte a scuole e cittadinanza, favorendo anche una maggiore fruizione del parco della Villa ”.

La riposta del primo cittadino non si è fatta attendere: “Siamo difronte all’ennesima polemica inutile che fa perdere tempo a noi e ai cittadini – ha commentato secco Ghilardi – il Pd e la Lista Civica se ne tornino in letargo così come hanno fatto nei 5 anni della loro amministrazione perché noi abbiamo da lavorare sodo per recuperare prima di tutto le loro inefficienze e le loro incapacità e non abbiamo tempo da perdere per rispondere alle loro provocazioni”.

E rimarca: “Chi ha fatto scadere la convenzione da oltre 2 anni, tra l’altro tenuta con l’accordo vecchio dove Bicocca pagava zero con un reddito annuale di diverse migliaia di euro che si sarebbero potute utilizzare per implementare, è stato proprio il PD che oggi ci accusa, quando era al governo della città”.

Del resto Ghilardi, in una recente intervista, aveva già espresso chiaramente l’indirizzo per il futuro di Villa Forno, un polo di formazione e lavoro vocato all’eccellenza: “Dimostrano di essere disattenti perché l’Amministrazione su Villa Forno c’è, noi siamo svegli e vigili e soprattutto stiamo cercando di lavorare per il bene di questa città – ha ribadito – abbiamo dialogato con tutti, abbiamo ascoltato, siamo presenti sul territorio e soprattutto sappiamo cosa dobbiamo fare perché sappiamo quali sono le necessità della città e le richieste dei cittadini, cosa che Pd e Lista Civica non hanno mai fatto. L’orientamento che intendiamo dare a Villa Forno è che diventi il luogo della formazione lavoro, dove possa avvenire il continuo studio di buone pratiche di formazione dei ragazzi”.

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