Dom. 08 Dic. 2024
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I migliori vini tra Lombardia e Piemonte

[textmarker color=”E63631″] GUSTO -[/textmarker] La cura pressoché artigianale dei vigneti, la selezione puntigliosa delle uve, oltre che il tipo di innesto, accomunano per molti versi i vini lombardi a quelli piemontesi. La produzione per ettaro nei vigneti DOC è ridotta all’indispensabile per garantire al vino il massimo della qualità. La vendemmia è fatta a mano e i grappoli vengono accatastati con cura in piccole casse aerate, per evitare la rottura prematura degli acini. Ma vediamo le produzioni d’eccellenza di ciascuna delle due regioni.


I vini lombardi più conosciuti e premiati
Uno dei vini più rinomati in regione Lombardia è il Franciacorta. Un vino fermentato in bottiglia con bacche di Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco, a denominazione d’origine rigorosamente locale. La raccolta delle uve viene fatta a mano, ponendo il massimo della cura, affinché le bacche non si rompano neanche nelle ceste. Un vino il cui cuvée viene realizzato usando il mosto fiore, e cioè quello della prima spremitura. A questo viene aggiunto uno sciroppo di zuccheri e lieviti attivi, che contribuisce alla fermentazione in bottiglia, lasciata riposare coricata per 18 mesi. Altro vino particolarmente apprezzato è l’Oltrepò pavese Bonarda.

Un vino ricavato dalle bacche del vitigno della Croatina, identificato proprio con il nome di Bonarda. Spesso vinificato in versione frizzante, la Bonarda, vino rosso lombardo su Tannico, ha prezzi contenuti ed è perciò alla portata di tutte le tasche. Tra i vini di questa regione premiati nel 2019 ci sono le migliori annate del Franciacorta, ad esempio, e, ovviamente, c’è il Lugana, famoso anche nelle Venezie, e il già citato Oltrepò pavese. E si fa strada anche il meno famoso Botticino, anch’esso un vino DOC, insieme ai vini del versante bresciano del Garda, con le zone del Leccese, della Valcamonica e dalla Valcalepio.


I vini piemontesi di rilievo internazionale
I vini piemontesi sono forse i più rinomati a livello internazionale. In Piemonte infatti si contano almeno 50 tipologie di vini, classificati DOC o DOCG, e il maggior numero di etichette di grande qualità. Tra queste, a detta dei sommelier più accreditati, ce ne sono da assaggiare almeno una decina, soprattutto quelle provenienti dalle zone delle Langhe, dal Roero, dal Tortonese e dal Monferrato. Uno dei più famosi e ricercati è il Barolo, un rosso corposo dall’aroma fruttato persistente assolutamente unico e inimitabile.

Un vino che deve ai Savoia la sua fama a partire dal XIX° secolo praticamente in mezza Europa. Altro vino piemontese classico è il Barbera, col suo aroma intenso e il retrogusto acidulo. Fu lo stesso Carducci a celebrarne la bontà e a tesserne le lodi. Ottimi anche i neri, come il Nebbiolo, ottenuto da una miscela speciale di tre uve vocate, oppure il Barbaresco. Tutte etichette che continuano ad accumulare riconoscimenti, insieme al Roero, con ben tre marchi, e a vini bianchi, come il Cortese, l’Erbaluce e il Timorasso di Tortona, senza dimenticare il Moscato d’Asti.

 

 

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