Ven. 29 Mar. 2024
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Sesto San Giovanni, il ricordo della strage di Nassirya

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Nassirya, 12 novembre 2003. Erano le 10.40 ora locale, le 8.40 in Italia, quando un camion cisterna carico di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della base MSU italiana Maestrale dei Carabinieri, causando la deflagrazione del deposito di munizioni all’interno della base e la morte di 28 persone, tra cui 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito Italiano e 2 civili.

Una strage che avrebbe potuto avere un bilancio ancora più pesante se non fosse stato per l’atto eroico del carabiniere di guardia alla base, Andrea Filippa, che riuscì ad esplodere dei colpi di arma da fuoco uccidendo i kamikaze all’interno del camion e bloccandolo così all’ingresso della base.

16 anni dopo quel tragico episodio, Sesto San Giovanni ha commemorato l’anniversario della strage di Nassirya con la deposizione di una corona sotto la targa che ricorda i caduti all’interno del giardino di via Pirandello. Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco Roberto Di Stefano e il maggiore Saverio Sica, comandante della compagnia dei Carabinieri di Sesto San Giovanni. Presenti inoltre i rappresentanti della Polizia Locale, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e delle Associazioni d’Arma, insieme a una delegazione di insegnanti e alunni della scuola Luigi Einaudi di Sesto San Giovanni.

“A distanza di 16 anni – ha commentato il Sindaco Roberto Di Stefano – la nostra memoria e il nostro cordoglio non si sono affievoliti perché non dimenticheremo mai i fedeli servitori dello Stato caduto lontano dal nostro paese per aiutare popolazioni dilaniate dalla guerra e dalla dittatura”. Nel suo intervento dura è stata la condanna del gesto di alcuni ignoti incivili che poco tempo dopo l’attentato terroristico imbrattarono i muri della città con la scritta “10,100,1000 Nassirya”: “Un gesto inqualificabile di odio e disprezzo contro chi ogni giorno lavora per la nostra sicurezza – ha proseguito Di Stefano – anche per dare una risposta a quegli incivili l’anno scorso abbiamo deciso di intitolare questo giardino ai caduti di Nassirya”.

Una commemorazione ancora più sentita dopo il recente episodio che ha coinvolto 5 militari italiani rimasti feriti nello scoppio di una bomba in Iraq domenica scorsa: “A loro e a tutti gli uomini e le donne in divisa presenti in ogni parte del mondo va il mio grandissimo ringraziamento – ha concluso Di Stefano – in territori pericolosi e in situazioni difficili i nostri militari e le nostre forze dell’ordine sanno distinguersi sempre per competenza, professionalità e attaccamento alla patria: di questo non possiamo che esserne profondamente orgogliosi”.

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