[textmarker color=”E63631″] TECNOLOGIE [/textmarker] La tecnologia, al giorno d’oggi, sta compiendo dei passi da gigante. Anno dopo anno, i risultati conseguiti nel settore informatico sono sempre più significativi: rispetto a poco tempo fa, per esempio, è molto più facile ottenere immagini perfettamente nitide, ad alta definizione e curate nei minimi particolari. Basti pensare che il valore di riferimento per la risoluzione degli schermi cinematografici, il 4K, è stato trasportato nell’ambito della televisione. Per questo motivo, è possibile beneficiare di elevati standard qualitativi a livello grafico anche all’interno delle mura domestiche.
Le TV Ultra HD 4K sono ampiamente diffuse nelle abitazioni. In confronto a quelle Full HD, esse consentono di cogliere un numero di sfumature e dettagli di gran lunga superiore durante la visione dei film e dei telefilm. Attualmente, del resto, diversi network televisivi e case produttrici di Hollywood si servono del 4K, il quale sta diventando un vero e proprio punto di riferimento in questo specifico campo. La risoluzione offerta da una TV Ultra HD è leggermente inferiore a quella adottata nei cinema, 3.840 x 2.160 pixel contro i 4.096 x 2.160 pixel del grande schermo.
Una piccola parentesi sulla definizione di 4K: in sintesi, poiché il K sta per 1.000, il valore in oggetto si riferisce alla larghezza dell’immagine indicata in pixel, corrispondente a quasi 4.000. Mentre i pixel totali delle televisioni Full HD sono 2 milioni, quelli di un dispositivo Ultra HD 4K sono ben 8 milioni. La qualità dei fotogrammi, di conseguenza, resta invariata nel corso dell’intera proiezione, il che rende la fruizione di un programma decisamente più piacevole.
In virtù della tecnologia 4K è possibile ricorrere anche a pannelli TV più estesi, che talvolta arrivano persino a 140 pollici. Il comune atto di guardare un film in famiglia, in tal modo, diviene un’autentica esperienza sensoriale. Si ha l’opportunità di immergersi completamente nelle immagini, come se le scene si svolgessero dal vivo di fronte allo spettatore e non semplicemente in televisione.
L’8K e la tecnologia Super Hi-Vision
Naturalmente, come spesso accade quando si parla di sviluppo tecnologico, non ci si ferma qui: già è stato progettato il successore del 4K, chiamato 8K o Super Hi-Vision, che moltiplica per 16 la definizione di una TV Full HD. Ciò significa che si raggiungono i 33 milioni di pixel, un esito inimmaginabile fino a qualche anno fa.
Il progetto, comunque, al momento non è ancora ben delineato sotto l’aspetto commerciale ed è ritenuto work in progress. Vi sono degli elementi su cui è necessario riflettere prima di procedere, tra cui le dimensioni minime che uno schermo deve avere per supportare l’8K. Stando ai dati più recenti, ci sarebbe bisogno di pannelli di almeno 84 pollici: un formato non proprio comodo se si considerano le misure classiche di un’abitazione media. Non tutti acquisterebbero una TV così grande, ma è impossibile che un display più ridotto supporti la risoluzione Super Hi-Vision.
Ad oggi, solo il servizio radiotelevisivo giapponese NHK ha mostrato interesse nei confronti di questa tecnologia all’avanguardia. Gli esponenti dell’illustre broadcaster hanno dichiarato di voler utilizzare l’8K per la trasmissione delle Olimpiadi di Tokyo che si terranno nel 2020.
Il 4K presenta dei lati negativi?
Coloro che si schierano contro il sistema Ultra HD 4K mettono in evidenza due svantaggi di base. Il primo è rappresentato dal prezzo: le TV con questa risoluzione sono disponibili a un costo maggiore rispetto a quello dei televisori Full HD. In secondo luogo, per godere appieno del realismo del 4K è indispensabile sedersi vicino allo schermo, anche se in questo caso si rischia di non avere l’intero pannello nel proprio campo visivo. Di norma, bisognerebbe trovarsi a una distanza che corrisponde a 1,5 volte l’altezza del dispositivo. I sostenitori della tecnologia Ultra HD, tuttavia, trasformano questo difetto in un pregio, affermando che il 4K permette di collocare un’ampia TV in uno spazio esiguo.