[textmarker color=”E63631″] CORMANO -[/textmarker] Fa ancora discutere la lettera anonima recapitata al Comune di Cormano indirizzata a Sindaco e Consiglieri Comunali. Il comunicato diramato pochi giorni fa dal Sindaco Luigi Magistro non è stato sufficiente a placare le polemiche e per alcuni ha aggiunto un ulteriore stimolo a critiche nei confronti del suo operato.
Fabrizio Vangelista, ex Vice sindaco e attualmente consigliere in forza al Pd, ha voluto esprimere le sue considerazioni circa la vicenda, contestandone soprattutto le modalità: “Il mio punto di vista, e quello del Partito Democratico, è un po’diverso da quello del Sindaco – ha detto – Al sindaco contesto la modalità utilizzata per dare notizia ai Consiglieri di un fatto e di un contenuto molto delicato che a mio avviso avrebbe dovuto essere trattato in modo diverso”.
Sotto la lente d’ingrandimento la mail inviata dalla segreteria generale del Comune con la quale il Sindaco ha ritenuto opportuno informare i destinatari della lettera anonima: “Non ho visto materialmente né la busta né la lettera, ho ricevuto solo una mail dalla segreteria generale del comune in cui c’è scritto “inoltro di una lettera anonima” – ha proseguito Vangelista – Immediatamente ho scritto una risposta dicendo che mi sembra poco idoneo che venga inviata questa mail senza avvertenze, né il richiamo all’ art. 43 citato nel comunicato, né tantomeno una richiesta da parte del Sindaco che ci dicesse di mantenere il riserbo. Soprattutto poi ho sottolineato che essendo anonima non mi interessa e non serve perché non inerente al lavoro istituzionale e amministrativo”. Dall’altra parte, fa sapere Vangelista, nessuna risposta volta a giustificare la necessità di divulgare una lettera così delicata.
E ha poi aggiunto: “Il problema non è la lettera diffamatoria, il punto è averla inoltrata ai Consiglieri senza raccomandazioni, che equivale a renderla di dominio pubblico. Questo non è il modo istituzionale di approcciarsi al problema, anche perché il Sindaco non ha alzato il telefono per comunicarcelo personalmente porgendo la sua solidarietà. Ha aspettato due giorni e poi ha diramato il comunicato dove ribadisce la solidarietà che però prima del comunicato non è mai arrivata”.
Sull’obbligo di riservatezza richiamato dall’art. 43 del decreto legislativo n.267/00 citato all’interno del comunicato dell’Amministrazione, Vangelista ha delle riserve: “Si tratta di una falsità, l’art. 43 dice un’altra cosa, cioè che un consigliere ha diritto a conoscere gli atti di cui fa richiesta e relativamente a questi ha l’obbligo di mantenere la riservatezza nei casi previsti dalla legge. Ma io non ho richiesto quell’atto, me l’ha mandato il lui. Non voglio sapere di lettere anonime”.
Magistro però ha parlato di dovere di informare i Consiglieri che erano destinatari della lettera: “Anche questo non è vero, non è un suo dovere – ha proseguito Vangelista – È un suo piacere mandare in giro lettere del genere. Poi non essendo protocollato non è nemmeno un atto, a maggior ragione va portata dai carabinieri e cestinata”.
“Eccepisco sulla vicenda – ha concluso Vangelista – solo perché vorrei che il Sindaco iniziasse a comportarsi come tale e si occupasse di tutelare le istituzioni che rappresenta, che è fondamentale per i cittadini. L’invito che gli faccio è di iniziare a comportarsi da sindaco. In questo caso c’è stato uno scivolone istituzionale dettato dall’inesperienza, che devo sottolineare perché grave e che non va ripetuto”.