Ven. 19 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni, un flash mob per inaugurare il centro antiviolenza di piazza Oldrini

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Donne, mamme, giovani, ragazze e bambine, unite in un flash mob sulle note di Break the Chain per dire no alla violenza contro le donne. È stato inaugurato così, ieri mattina nell’ambito della festa dello sport,volontariato e salute, lo sportello antiviolenza del Comune di Sesto San Giovanni istituito presso la Casa delle Associazioni di piazza Oldrini.

Il centro, di fatto già operativo dal mese di giugno, è stato inaugurato formalmente dal Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, insieme agli assessori Alessandra Magro, Simone Rosa di Cologno Monzese e Riccardo Visentin del Comune di Cinisello Balsamo, ente capofila del progetto sovracomunale VE.NU.S., acronimo di Verso Nuove Strade.

Il progetto del centro antiviolenza è finanziato da Regione Lombardia – dove da luglio è stato istituito un osservatorio sui centri antiviolenza – e dai comuni appartenenti agli ambiti territoriali di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni e attualmente ha la sua sede principale presso l’Ospedale Bassini di Cinisello, con uno sportello aperto 6 giorni a settimana, più due decentrati a Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, aperti due giorni a settimana ma con un numero dedicato attivo h24. I servizi offerti da professionisti sono molteplici, a partire dal momento più delicato dell’accoglienza e dell’ascolto fino alla presa in carico, con il supporto di psicologi, avvocati, mediatori culturali in caso di donne straniere e un supporto studiato appositamente per i minori che assistono a violenze.

“E’ un bene che ci siano aperture di nuovi centri decentrati dalla sede, la collaborazione che c’è stata finora deve essere sempre più stretta rispetto al tema della violenza sulle donne in genere – ha commentato l’Assessore Riccardo Visentin – mettendo in campo nuove modalità di contrasto. Il tema della violenza sulle donne merita approfondimenti adeguati. Vorrei sottolineare quelle che sono le violenze che hanno carattere psicologico, basti pensare all’utilizzo improprio che si fa oggi delle tecnologie, ma la stessa tecnologia, abbinata a informazione e prevenzione può venire in aiuto”.

L’utilità di un servizio di questo tipo è giustificata dagli accessi al centro, una vera emergenza se si pensa che da gennaio a luglio le donne che hanno chiesto aiuto sono state 272, di cui 250 prese in carico e 10 di queste ospitate nei centri di accoglienza. Il fenomeno è trasversale, le donne che hanno subito violenza sono sia italiane che straniere e, come emerge sempre più spesso dalla cronaca, il maltrattante è conosciuto dalle vittime e appartiene alla sfera familiare.

L’auspicio è che il centro Ve.Nu.S. diventi un punto di riferimento per le donne della città: “Il centro, inserito nella rete territoriale del nord Milano, svolge un lavoro importantissimo per la nostra città– ha commentato il Sindaco Roberto Di Stefano – in questo modo riusciremo ad andare incontro ai bisogni concreti delle donne che attraversano situazioni di difficoltà”.

L’apertura del centro è un tassello che si aggiunge al percorso di cambiamento culturale e di educazione che il Comune ha deciso di percorrere, tante – ha annunciato l’Assessore alle Pari Opportunità Alessandra Magro – saranno le iniziative culturali di prevenzione e formazione previste durante l’anno e destinate soprattutto ai più giovani, perché fornire gli strumenti fin da bambini significa avere adulti più consapevoli.

 

 

 

 

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