Mer. 09 Ott. 2024
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Nord Milano, avvio della scuola in salita per gli studenti con disabilità. L’allarme di ANFFAS

[textmarker color=”E63631″] NORD MILANO -[/textmarker] L’anno scolastico si è avviato non senza difficoltà, dalle cattedre scoperte, ai trasferimenti e cambi di dirigenti in numerose scuole, senza dimenticare i problemi strutturali e dulcis in fundo – ma prioritari per chi ne è coinvolto – i problemi che riguardano gli studenti con disabilità e le loro famiglie, costrette ad affrontare innumerevoli disagi.

È ANFFAS a lanciare l’allarme, come ogni anno gli alunni disabili e le loro famiglie devono sobbarcarsi molte difficoltà tra cui quelle del trasporto scolastico, la mancanza di assistenza all’igiene personale con il rispetto del genere e la formazione delle classi rispettando il numero consentito, giusto per citarne alcune. Oltre a queste, che potremmo definire di tipo logistico, il vero tema è quello legato alla redazione e/o all’aggiornamento del Piano Educativo Individualizzato (PEI), fondamentale per gli studenti con disabilità, cui si aggiunge un insufficiente numero di ore di sostegno didattico rispetto al PEI e la mancanza all’assistenza specialistica per l’autonomia e per la comunicazione.

“Ogni anno le famiglie e gli studenti con disabilità all’inizio dell’anno scolastico incontrano queste difficoltà – dichiara Antonio Cacopardi, Presidente Anffas Nord Milano – che spesso si protraggono per l’intero anno di scuola e ostacolano o addirittura negano la piena inclusione scolastica e il loro diritto all’istruzione trasformandolo in un incubo”.

A complicare la situazione l’entrata in vigore il 12 settembre del decreto legislativo n. 96/2019 che ha introdotto significative novità rispetto al precedente, n. 66/2017: “Anche se le nuove norme sono entrate in vigore a settembre – ha precisato il Presidente di Anffas Nord Milano – fino a quella data vi era ancora la vecchia disciplina che onerava comunque gli Istituti a predisporre entro lo scorso 30 luglio degli incontri (cd GLHo) con i quali prevedere un primo embrionale PEI, nel quale condividere le ore di sostegno didattico da richiedere all’Amministrazione Scolastica e l’individuazione, qualitativa e quantitativa, delle altre risorse professionali”.

“Le conseguenze sono facilmente intuibili – prosegue Cacopardi – e se tutto questo non partirà immediatamente con l’avvio effettivo dell’anno scolastico – per ogni singolo alunno – la mancanza potrà essere attribuita alla predisposizione tardiva di tutta l’attività. Non serve ricordare che in passato alcuni Dirigenti scolastici, unitamente a quelli degli altri Enti preposti, sono stati condannati per non aver dato la giusta programmazione degli interventi durante il periodo estivo, trovandosi poi a settembre in clamoroso ritardo nella messa in atto di quanto utile perché il primo giorno di scuola fosse uguale per tutti”.

Da Anffas nazionale  – fa sapere una nota – arriva l’auspicio per cui le esigenze degli studenti con disabilità vengano prese in considerazione in primo luogo dai Dirigenti Scolastici, cui si rivolgono chiedendo di sorvegliare affinché tutti i supporti e i sostegni vengano predisposti per tempo in maniera adeguata. Troppo spesso sono esclusivamente i familiari degli alunni con disabilità ad avere la costante preoccupazione a che non vi siano disservizi ad aggravare la situazione già complicata dei figli.

Anffas, conclude la nota, si rende disponibile a raccogliere tutte le segnalazioni di disfunzioni e carenze del sistema scolastico aprendo i canali di posta elettronica nazionale@anffas.net e info@arcipelagoanffas.it

 

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