Ven. 19 Apr. 2024
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Paola Bonzi, un sorriso alla vita

“C’era una volta il CAV. Da quando è nato, nell’autunno dell’84, sono passati 22.702 bambini nati da madri coraggiose che sono state messe in grado, con il nostro sostegno, di darli alla luce. Nella nostra sede, all’interno della Clinica Mangiagalli, abbiamo accolto e ascoltato, soprattutto col cuore, racconti spesso “da brivido”, il cui ricordo non permetteva a quelle donne di accettare di diventare madri.
Noi però, purché i bambini nascano, siamo pronti a tutto e così abbiamo distribuito sussidi economici, tutto l’indispensabile per la madre e il bambino e gli alimenti di prima necessità, oltre a un percorso consultoriale di tipo psico-pedagogico”.

Così, Paola Marozzi Bonzi, nel suo ultimo post scritto su Facebook, l’inventrice del Centro di Aiuto per la Vita, che, nel tardo pomeriggio di venerdì ci ha lasciato, spegnendosi in ospedale a Brindisi, dove si trovava in vacanza con il marito Luigi, dopo una breve malattia che l’ha portata rapidamente e inaspettatamente in coma. Aveva 76 anni, era madre di due figli e nonna di quattro nipoti. A Milano nel 1984 aveva fondato il primo Centro di aiuto alla vita che abbia mai potuto trovare sede in un ospedale, in quella clinica Mangiagalli in cui passano migliaia di donne ogni anno, tante con un carico di difficoltà.

Di sicuro Paola Bonzi è stata il punto di riferimento di tante realtà del Nord Milano, come il Centro di Aiuto per la vita di Cinisello Balsamo, che si sono ispirate alla sua opera e anche al suo sorriso che non ha mai abbandonato nemmeno dopo aver perso la vista all’età di 23 anni. Per i primi 15 anni è stata lei a parlare direttamente con ogni singola madre, mentre dal Duemila in poi si è focalizzata sui colloqui con le donne nel primo trimestre di gravidanza, quelle più a rischio di aborto.

Decisa la sua azione, ma rispettata anche da chi a sua volta gli aborti li fa sempre ‘per aiutare le donne’, come sosteneva Giorgio Pardi, morto nel 2007 a 67 anni, primo medico in Italia a praticare l’interruzione di gravidanza, appena approvata la legge 194 del 22 maggio 1978. La stima reciproca dei due non era un segreto.

Nella serata del 21 novembre 2013 venne ufficializzata l’assegnazione dell’Ambrogino d’oro alla direttrice del Cav della Mangiagalli.
La sua candidatura era stata sostenuta da oltre 700 cittadini, tra cui varie personalità laiche e talvolta insospettabili, quali la ginecologa Alessandra Kustermann e il radicale Lorenzo Stik Lievers.

In un’intervistiva televisiva a Soul, il programma di Tv2000 diretto da Monica Mondo, diceva: “I bambini mi hanno attirato per la meraviglia che rappresentano”; da questa evidenza, probabilmente ha avuto origine tutta la sua azione.

I funerali si terranno in forma privata lunedì 12 agosto alle ore 15.00 nella cappella dei Santi Innocenti all’interno della clinica Mangiagalli di Milano.

 

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