Mer. 24 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni, il TAR dà ragione al Comune: nessuna discriminazione sull’assegnazione degli alloggi popolari

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Per la terza volta dall’inizio dell’anno il TAR solleva il Comune di Sesto San Giovanni dall’accusa di discriminazione nei confronti dei cittadini stranieri in merito alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

L’ultimo in ordine temporale è stato il ricorso di un cittadino cingalese che chiedeva il reinserimento all’interno della graduatoria per avere diritto all’alloggio popolare. Ma per il TAR della Lombardia, che ha accolto le argomentazioni della memoria difensiva del Comune di Sesto San Giovanni, non è stata riscontrata nessuna condotta discriminatoria e pertanto il ricorso è stato respinto.

Dopo il precedente di gennaio, che aveva visto come protagonista una donna ecuadoriana, e il recente caso di maggio con protagonista un cittadino di origine marocchina, questa è la terza vittoria per l’Amministrazione sestese: “Ciò testimonia che applichiamo la legge in modo regolare – ha dichiarato il Sindaco Roberto Di Stefano – senza alcuna discriminazione né corsia preferenziale verso qualcuno”.

Il TAR ha infatti specificato che la certificazione depositata per attestare di non avere proprietà immobili nel Paese d’origine è risultata insufficiente e riferita soltanto a una provincia dello Sri Lanka, non è stata inoltre riscontrata la veridicità dell’affermazione secondo la quale non esiste in Sri Lanka la proprietà edilizia privata.

Il ricorso – fa sapere una nota del Comune – è stato anche dichiarato inammissibile in quanto non è stato notificato entro i termini previsti ad almeno uno dei controinteressati, cioè coloro la cui domanda in graduatoria occupa posizioni successive a quella del cittadino cingalese.

“In questo modo tuteliamo sia i cittadini italiani sia gli stranieri in regola coi documenti – ha commentato Di Stefano – le leggi vanno rispettate da tutti altrimenti finiremmo per penalizzare e discriminare le persone in difficoltà che presentano tutti i documenti sulle loro proprietà”.

E non fa mancare una stoccata all’opposizione che accuserebbe l’Amministrazione di razzismo: “La sinistra non fa altro che attaccarci sulle modalità di assegnazione delle case popolari, gridando al razzismo, ma il risultato è chiaro ed è anche certificato dai giudici – ha ribadito il Sindaco – il Pd evidentemente sta dalla parte di chi non rispetta la legge, al contrario nostro”.

 

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