Dom. 08 Set. 2024
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Cinisello, notte di sangue: gli accoltellati non sono in pericolo di vita

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Emergono nuovi dettagli sull’accoltellamento avvenuto sabato sera a Cinisello Balsamo, in un appartamento di via Ada Negri. Un giovani di origine ecuadoriane, di 26 anni, ha colpito con un coltello da cucina la sorella di 24, il fidanzato di quest’ultima (peruviano, 29 anni) e un’amica di 21 anni, anch’essa dell’Ecuador. E’ probabile che sia la gelosia la causa scatenante della lite che ha spinto l’aggressore a presentarsi a casa delle sue vittime attorno alle 22 di sabato: i ragazzi si stavano preparando per andare a ballare quando in casa si è presentato il 26enne, forse ubriaco.

Le coltellate sono state inferte con molta violenza: il ragazzo peruviano, fidanzato della sorella dell’aggressore, è stato colpito al collo e in testa, ma nonostante le gravi condizioni non sarebbe in pericolo di vita. Il coltello non ha reso organi vitali e a salvare la vita al giovane potrebbe essere stata proprio la fidanzata che si è frapposta, così come l’amica: anche loro sono state colpite ripetutamente, in testa come su altre parti del corpo.

Mentre l’aggressore si è dato alla fuga, i tre giovani sono riusciti a trascinarsi in strada, lasciando una lunga scia di sangue, per chiedere aiuto. Un amico delle vittime ha allertato i soccorritori del 118 che sono giunti sul posto e hanno condotto i 3 giovani in diversi ospedali per le cure: si è temuto per le due ragazze, che avevano perso molto sangue. Ma anche loro non sarebbero in fin di vita, grazie all’intervento dei medici.

Intanto sul posto sono giunti anche i carabinieri e gli agenti di polizia. La scena del crimine è stata isolata e analizzata dalla Scientifica: in casa c’erano schizzi di sangue ovunque ed è stata rinvenuta l’arma, cioè il coltello da cucina, che era nel gabinetto. Le forze dell’ordine nel frattempo si erano messe sulle tracce del folle che aveva quasi compiuto una strage: è stato fermato dai militari dell’Arma prima della mezzanotte, nascosto in un’auto in sosta poco lontano dal luogo “del delitto”, tra via Risorgimento e via De Ponti. A portare fino a lì i carabinieri, una scia di sangue lasciata dal giovane, che si era ferito nella lite. Era ubriaco. E’ pregiudicato e irregolare in Italia. Arrestato dopo le medicazioni, è ora accusato di tentato omicidio.

 

 

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