Ven. 19 Apr. 2024
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Sesto, chi controlla i corruttori in Comune?

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Nuova spina nel fianco per il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano. In un servizio giornalistico pubblicato oggi dal Corriere della Sera, la reporter Milena Gabanelli fa le pulci al sistema anticorruzione degli enti pubblici italiani.

Secondo la giornalista, l’Anac di Raffaele Cantone (Autorità Nazionale Anticorruzione che vigila e prevenire i fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione), ha emanato una raccomandazione a tutti i sindaci nella quale chiede che i Comuni designino un responsabile anticorruzione che non sia stato condannato e non abbia “ombre” sul suo curriculum. Un ragionamento che non fa una piega.

Tuttavia, a Sesto San Giovanni il sindaco Roberto Di Stefano ha nominato come segretario generale un dirigente, M. G., proveniente da altro Comune dove era rimasto implicato in una vicenda di danno erariale per la quale era stato condannato insieme al sindaco. Il Corriere della Sera, per il vero, evidenzia una decina di casi simili.

Senza nulla togliere al segretario generale di Sesto, che avrà pagato per la sua condanna, l’atto d’accusa sollevato dal Corriere e che riguarda molti Comuni italiani, è un chiaro invito alla riflessione. Soprattuto in una città come Sesto San Giovanni, che porta con se il fardello infamante del “Sistema Sesto” e che in questi anni sta affrontando una corposa trasformazione che comporta una costante e fortissima attenzione ai temi della legalità e del rispetto delle norme.

Il video integrale sulle pagine Data Room del Corriere della Sera

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